«Era un amante della storia del paese dove è nato e ha sempre abitato, aveva una vasta raccolta di documentazione di vario tipo inerente a Piazzola sul Brenta, dagli atti notarili alle cartoline, che ora è nelle mani della moglie e della figlia: questa, insieme alla caccia e alla pesca, ma soprattutto al lavoro, è stata la grande passione della sua vita». Così Massimo Frizzarin, cugino e collega, ricorda a b2eyes TODAY Dario Trolese (nella foto), entrato nell’ottica quasi per caso una quarantina di anni fa, dopo una breve esperienza da agente di commercio in un altro settore. «Lo zio gli ha fatto conoscere questo comparto, dove ha iniziato come responsabile di produzione della divisione lenti a contatto in Optilens, alla metà degli anni 80 - dice ancora Frizzarin - Dal ’90, per il trentennio successivo, ha sempre lavorato come agente in Hoya, coprendo alcune zone del Triveneto, soprattutto, negli ultimi tempi, le province di Padova, Venezia, Treviso e Rovigo: sapeva farsi voler bene da tutti, clienti, colleghi e manager dell’azienda».
Presente a ogni edizione di Mido nello stand di Hoya, il cugino lo ricorda con le parole scritte da una ottica venuta a sapere della sua scomparsa: una bella persona, sempre preparato professionalmente, un valido aiuto per la mia attività. «Questo breve ritratto corrisponde perfettamente alla figura di Dario, uomo perbene, determinato e con le idee chiare», sottolinea Frizzarin.
In pensione dal 2020, «Dario ha dedicato impegno e professionalità allo sviluppo di Hoya, diventando un punto di riferimento per colleghi, clienti e collaboratori», dicono al nostro quotidiano dalla sede di Garbagnate Milanese dell’azienda oftalmica. In particolare il suo amministratore delegato, Maurizio Veroli, lo ricorda come «una persona appassionata e sempre disponibile, capace di costruire rapporti umani prima ancora che professionali: la sua dedizione e il suo spirito di squadra hanno lasciato un segno indelebile, che rimarrà nel cuore di tutti noi».
Angelo Magri