Siso, presieduta da Teresio Avitabile, ha dato il proprio contributo in occasione dell’iniziativa dedicata alla prevenzione visiva, offrendo uno screening oculistico gratuito in piazza di San Silvestro a Roma, sotto la direzione di Vittorio Picardo e con la collaborazione di Scipione Rossi, segretario Siso, presso un ambulatorio mobile. Una équipe medica era a disposizione dei cittadini: più di 200 le visite effettuate nel corso della giornata.
Sempre in concomitanza con la Giornata Mondiale della Vista, Siso ha partecipato all’incontro presso il ministero della Salute organizzato dall’Intergruppo parlamentare Prevenzione e cura delle malattie degli occhi (nella foto), presieduto dal senatore Giovanni Satta e dall’onorevole Matteo Russo. «Una maratona di contributi qualificati e qualificanti di parlamentari, medici, associazioni di riferimento, tra cui quelli di Mario Barbuto, presidente Uici e Iapb Italia, di Alessandra Balestrazzi, presidente Aimo, di Romolo Appolloni, consigliere Siso e direttore Uoc oculistica dell’Ospedale Sant’Eugenio e Cto di Roma, e dell’Associazione pazienti malattie oculari, e alla quale ha partecipato lo stesso ministro Orazio Schillaci», si legge in un comunicato di Siso.
In tale occasione Avitabile ha ribadito «come il leit motiv della Giornata Mondiale della Vista non possa che essere prevenzione perché, purtroppo, si fa ancora e solo una “medicina di sintomo” - prosegue la nota Un buon punto di partenza, ha concluso, è sicuramente il tavolo Tecnico sulle Maculopatie voluto dal ministro».
I lavori della conferenza hanno preso avvio dai dati allarmanti di una indagine, curata dal sociologo Gianluca Vaccaro, «che ha confermato la scarsa attitudine a prevenire le malattie oculari: tra i pazienti con patologie accertate solo il 33% degli intervistati fa controlli regolari, mentre il 35% non adotta comportamenti atti a evitare peggioramenti - conclude il comunicato - Il 27% degli intervistati, che ritiene di essere esente da patologie, non si è mai sottoposto a visita oculistica e il 39% con comorbilità come ipertensione, malattie cardiovascolari e diabete non intraprende alcuna azione volta a prevenire il sopraggiungere di patologie oculari».
(red.)