La Computer Vision Syndrome, nota anche come Digital Eye Strain, è il tema della seconda parte di Shamir in School, attività formativa realizzata in collaborazione con Irsoo. «I corsi sono tenuti da Massimiliano Iaia e Paolo Sostegni, docenti di elevata capacità comunicativa e provata esperienza - si legge in una nota di Shamir Italia - Ai partecipanti vengono fornite le indicazioni optometriche per la prescrizione delle lenti a bassa addizione in soggetti giovani e le modalità con cui tali soluzioni possono essere adottate anche dagli over 45 che tutti i giorni utilizzano device in ambito lavorativo, con un focus sulle New Relax di Shamir da parte del management». Sono cinque gli incontri in programma: dopo quelli di ottobre a Padova (nelle foto), a Torino e a Concorezzo, in provincia di Monza e Brianza, che hanno coinvolto oltre cento ottici, a dicembre è prevista la tappa di Bari e a gennaio quella di Caserta.
«Al primo ciclo di Shamir In School, tra fine febbraio e inizio maggio, sempre in cinque appuntamenti itineranti, sono stati complessivamente circa 170 i partecipanti, tra titolari di centri ottici e collaboratori: il tema era focalizzato sulle lenti progressive, con l'analisi delle novità in fatto di tecnologie e metodi di gestione dell'utente finale - spiegano a b2eyes TODAY dalla società oftalmica - Alcuni di loro stanno seguendo anche la seconda sessione del programma formativo e qualcuno ci ha persino chiesto l’utilità di una terza tranche: anche per questi cinque incontri ci attendiamo un numero di presenze totali in linea con quelle precedenti. L’obiettivo è aggiornare i nostri partner su tematiche oggi particolarmente importanti per il consumatore finale e spiegare come certi prodotti siano in grado di dare una risposta a tali problematiche visive e, al tempo stesso, di far crescere il loro business».
Angelo Magri