Safilo, un semestre orientato agli investimenti

Sui ricavi della multinazionale dell’eyewear nel secondo trimestre 2024 hanno pesato l’uscita di Jimmy Choo e le condizioni meteorologiche negative nel nostro continente. In miglioramento invece gli indicatori della marginalità

«Il primo semestre si è concluso confermando le principali dinamiche di mercato e molti dei trend registrati dai nostri marchi nei primi tre mesi. In Europa il mercato è rimasto positivo nonostante il secondo trimestre sia rallentato a causa delle cattive condizioni meteorologiche. In Nord America il business eyewear ha evidenziato un miglioramento, mentre quello sportivo Smith è risultato ancora sottotono nei punti vendita fisici – commenta Angelo Trocchia (nella foto), amministratore delegato di Safilo Group, nella nota diffusa in seguito all’approvazione da parte del Cda, avvenuta il 1° agosto scorso, dei risultati economico-finanziari relativi a gennaio-giugno 2024 - Nel secondo trimestre l’andamento delle vendite totali ha risentito in modo più marcato dell’uscita di Jimmy Choo, mentre ha beneficiato della significativa crescita di Carrera e David Beckham, che hanno continuato a conquistare il consenso dei consumatori e nuovi spazi all’interno dei punti vendita».

Trocchia ritiene che, nonostante un contesto di business ancora difficile, «la performance del trimestre è stata soddisfacente sul fronte reddituale, con il margine industriale lordo che si è confermato al 60% e un miglioramento del margine Ebitda adjusted più ampio rispetto a quanto realizzato nel 1° trimestre – prosegue il manager - Abbiamo affrontato questa prima metà dell’anno focalizzati sui nostri obiettivi di medio e lungo termine, reinvestendo la buona generazione di cassa nel continuo rafforzamento e sviluppo del nostro portafoglio marchi. Trasformare la partnership con David Beckham in una licenza perpetua ha permesso di assicurarci uno dei brand più promettenti e redditizi. Oggi i nostri marchi di proprietà, insieme all’Eyewear by David Beckham, rappresentano già circa il 50% delle vendite, un altro importante traguardo che ci consente di affrontare con chiarezza e pragmatismo tanto le sfide quanto le opportunità presenti nella nostra industria».

Tra aprile e giugno 2024 le vendite nette di Safilo sono state pari a 254,8 milioni di euro, in calo del 3,1% sia a cambi costanti sia a cambi correnti (nella tabella sopra). «L'andamento del periodo ha evidenziato, da un lato, la riduzione delle vendite di Jimmy Choo, che ha influito più pesantemente rispetto al primo trimestre sulla performance di Nord America e Europa. Dall'altro lato, il business ha beneficiato della crescita a doppia cifra messa a segno da Carrera e David Beckham e delle performance sempre positive di Carolina Herrera e Marc Jacobs - precisa il comunicato - Il trimestre è rimasto invece sfidante per Smith, a causa di un contesto di business ancora sottotono nei punti vendita, e per Polaroid, che ha risentito di una stagione sole influenzata dalle cattive condizioni meteorologiche in Europa».

Il gruppo ha invece chiuso gennaio-giugno 2024 (nella tabella sopra) con vendite nette pari a 532 milioni di euro, in calo del 2,4% a cambi costanti e del 3,3% a cambi correnti. «L'andamento del periodo ha riflesso una riduzione delle vendite derivante dall'uscita di Jimmy Choo, che si è contrapposta a una leggera crescita del resto del portafoglio, trainato dalle dinamiche di marchio precedentemente descritte - spiega la nota - Per canale distributivo, il semestre è stato supportato dalla solidità del business presso gli ottici indipendenti europei, anche grazie ai benefici della piattaforma business-to-business You&Safilo, così come dalla progressione del business online, sia direct-to-consumer sia attraverso gli internet pure player in Europa. I negozi sportivi e il canale travel retail hanno invece rappresentato i principali ostacoli alla crescita del periodo».

Tra aprile e giugno Safilo evidenzia ulteriori progressi nell'espansione dei margini, con un miglioramento a livello sia industriale sia operativo (nella tabella sopra). «In continuità con il primo trimestre, i principali driver positivi del periodo sono stati la maggiore efficienza della supply chain e i minori ammortamenti derivanti dalla ristrutturazione industriale avvenuta in Italia nel 2023, unitamente a un effetto positivo del price/mix di vendita. Nel secondo trimestre, inoltre, l’effetto diluitivo delle vendite in phase-out (graduale uscita, ndr) sul margine industriale lordo è stato meno impattante rispetto al primo trimestre - si legge sempre nel comunicato - Nonostante una leva operativa ancora sfavorevole, la marginalità operativa del secondo trimestre ha registrato un recupero sullo stesso periodo 2023, più significativo rispetto al primo trimestre, beneficiando soprattutto della continua normalizzazione degli investimenti IT e delle spese di marketing e pubblicità. Nei primi sei mesi del 2024, nonostante l’andamento sfavorevole delle vendite, Safilo ha conseguito una serie di risultati economici molto solidi (nella tabella sotto), portando il margine industriale lordo a un nuovo massimo e registrando un buon miglioramento della performance operativa adjusted». La società ha registrato un free cash flow negativo di 19 milioni di euro, «che ha riflesso, da un lato, la maggiore generazione di cassa da attività operative e, dall'altro, i maggiori investimenti del gruppo nel periodo».

Al 30 giugno 2024 l'indebitamento finanziario netto del gruppo si è attestato a 100,4 milioni di euro, da 82,7 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2023 e 103 milioni di euro a fine giugno 2023.

(red.)

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