Rodenstock B.I.G. Vision: dati biometrici a supporto di una visione più nitida

Al Convegno di Monopoli l’azienda oftalmica punta sulla nuova categoria di lenti e sul DNEye Scanner che ne permette la realizzazione: uno strumento unico, differenziante e fidelizzante che garantisce al centro ottico argomentazioni forti da spiegare e soprattutto da far verificare nel concreto ai propri clienti

Le lenti biometriche intelligenti B.I.G. Vision rispondono al concetto che ogni occhio è unico, diverso da tutti gli altri e come tale va considerato. «Il nostro obiettivo è andare oltre gli standard e realizzare lenti realmente personalizzate, dedicate all’unicità dell’occhio, in un certo senso sartoriali - spiega a b2eyes TODAY Luca Auguadro, product business developer di Rodenstock Italia - Il punto di partenza per la creazione di lenti biometriche è il DNEye Scanner, uno strumento che, in circa un minuto, misura oltre 7.000 punti rilevando più di 80 parametri individuali di entrambi gli occhi: parametri biometrici fondamentali che concorrono alla costruzione di un modello ottico matematico dell’occhio esaminato e che verranno poi integrati nel processo di costruzione della lente, unitamente ai valori della rifrazione soggettiva». Tra questi, lo spessore della cornea, i valori della pupillometria misurati sia allo stato mesopico sia fotopico, la profondità della camera anteriore e il posizionamento del cristallino, oltre ai dati rifrattometrici e aberrometrici da lontano e da vicino, che permettono anche il calcolo della lunghezza assiale. Un esclusivo algoritmo di calcolo Rodenstock, in tempo reale, combina poi e ottimizza tutti i dati inseriti determinando il valore finale della lente, che risulta realmente personalizzata (nella foto).

Le lenti biometriche sono disponibili a partire dalle monofocali, ma esprimono tutto il loro potenziale ed efficacia soprattutto quando sono multifocali. «Implementare i valori misurati permette di distribuire le distorsioni di una lente progressiva nel modo migliore possibile, i campi di visione saranno nettamente più ampi non solo da lontano, ma anche nelle aree intermedie e da vicino; inoltre queste lenti supportano al meglio la dinamicità del nostro occhio – prosegue Auguadro - Per il consumatore finale i benefici saranno non solo campi di visione più ampi e un comfort visivo superiore, ma anche adattamento immediato, migliore percezione del contrasto e maggior saturazione dei colori pure durante le ore notturne».

(red.)

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