Revelli, un italiano alla guida degli ottici europei 30 anni dopo Ricco

Il 9 ottobre, nell’assemblea annuale dell’organismo che rappresenta le associazioni dell’ottica e dell’optometria di 25 paesi continentali, il professionista toscano è stato eletto presidente esecutivo con un mandato biennale

Nato a Torino nel 1953, Massimo Revelli (nella foto) si è laureato in Ingegneria Meccanica a Firenze. Per oltre vent’anni lavora prima in aziende leader dell’ambito ingegneristico, poi in Alcatel, come direttore della divisione export per le reti in cavo. L’incontro con l’ottica avviene negli anni Duemila: dopo il diploma conseguito all’Irsoo e una serie corsi di specializzazione, nel capoluogo toscano entra in società con Barbara Venturi ne L’Otticheria, negozio diventato un punto di riferimento per la città. A quegli anni risale anche il suo ingresso in Federottica, dove inizialmente si occupa soprattutto del progetto Bimbovisione. «Con il suo primo mandato di presidente, Andrea Afragoli mi chiese se fossi interessato a diventare delegato di Federottica per l’estero: da lì sono iniziati i primi contatti con Ecoo, all’interno del quale due anni fa sono stato nominato presidente eletto, ora presidente esecutivo e al termine del mandato continuerò a lavorare come past president per un altro biennio», spiega Revelli a b2eyes TODAY. Quella attualmente ricoperta da Revelli è la carica più alta e operativa all’interno dell’Executive Committee, di fatto il board di Ecoo, che punta comunque su una gestione collegiale. «Se Federottica e, più in generale, l’Italia è tornata negli ultimi anni ad avere un ruolo di primo piano all’interno di Ecoo, che oggi è arrivata a rappresentare 25 paesi con la recente adesione di Malta, è merito soprattutto di Afragoli, che ha favorito anche l’ingresso nell’organismo di Aloeo e Sopti, rispettivamente nelle figure di Simone Santacatterina e Anto Rossetti, entrambi con ruoli operativi», sottolinea Revelli. Prima di lui Giuseppe Ricco fu nominato nel 1989 presidente del Gomac, l’antesignano dell’Ecoo, di cui fu eletto past president nel 1992.

Sono cinque i punti più rilevanti che il neopresidente dovrà affrontare in ambito europeo. «Sono regolamentati dalle relative Commissioni, che fanno tutte capo a Bruxelles: si tratta della vision and driving, dell’operazione Essilux-Grandvision, di cui monitoriamo la situazione e sulla quale dialoghiamo con la Commissione stessa, del rapporto tra tecnologia, intelligenza artificiale e visione, della corretta traduzione dei termini relativi alla nostra professione - precisa Revelli - Ma la tematica più importante e sensibile è quella relativa alla Medical Device Regulation, sulla definizione stessa di dispositivo medico, su chi ne avrà responsabilità e così via, che avrà le maggiori ricadute sul nostro settore e verosimilmente andrà a termine entro i due anni del mio mandato».

A.M.

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