Piemonte: un visore a noleggio e il teatro arriva in salotto

Con le sale chiuse, ha preso il via da dicembre il progetto speciale Segnale d’allarme in Smart Watching (nella foto, la locandina), di e con Elio Germano, in collaborazione con la fondazione Piemonte dal Vivo, che consente la visione a 360 gradi dello spettacolo in realtà virtuale direttamente a casa attraverso il device immersivo da ritirare in libreria. Il servizio, partito da Torino, sino a inizio febbraio toccherà diverse città della regione

Grazie a un visore indossabile anche sugli occhiali da vista e delle cuffie, lo spettatore potrà partecipare a una serata unica «direttamente dal proprio salotto, con uno spettacolo disturbante, pensato per scuotere le coscienze e per tenere alta la tensione, come se si fosse seduti in prima fila - spiega una nota sul sito di Piemonte dal vivo - La sensazione è quella di trovarsi in teatro, sentendo l’energia della sala e cercando lo sguardo di chi è seduto accanto, perfino i gesti».

L’opera presentata è al tempo stesso una pièce teatrale, un film e un’esperienza in realtà virtuale, trasposizione di La mia battaglia, un testo scritto da Germano con Chiara Lagani e trasformato in un film appunto in realtà virtuale, diretto dall’attore stesso e Omar Rashid. Ma qual è l’allarme? «Questo nostro tempo, il diffondersi del pensiero assolutista fomentato da un’informazione deformata di cui la nostra società è vittima - prosegue il comunicato - Le nuove tecnologie, che hanno cambiato la comunicazione, se da un lato si propongono come democratiche, dall’altro facilitano la manipolazione del pubblico. Usando le potenzialità della virtual reality viene messo in scena un esperimento nel quale Germano ipnotizza i propri spettatori, quasi li manipola, con lo scopo di trasmettere loro quel segnale d’allarme che dà titolo allo spettacolo».

Il ritiro e la consegna dei visori avvengono in sicurezza e secondo tutti i protocolli: i dispositivi vengono infatti sanificati prima e dopo con raggi ultravioletti. Il progetto, nato nel 2019, prevedeva l’uso dei visori all’interno dei teatri, ma oggi, con le sale chiuse, sono distribuiti grazie al supporto delle librerie aperte anche durante il lockdown, dove vanno riportati entro il giorno successivo allo spettacolo per permettere ad altri spettatori di fruirne. 

(red.)

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