Ottica Orla: una passione familiare che è tutta “colpa” d’Alfredo

È lui, che a lungo aveva lavorato per la ditta Giuseppe Ratti, il capostipite dell’attività che oggi conta tre punti vendita a Torino gestiti dai due nipoti Piergiorgio e Davide e proprio in questi giorni compie 70 anni

Con due valigie in mano, una per gli indumenti personali e una per il campionario, negli anni 20 del secolo scorso Alfredo Orla, classe 1900, si spostava attraverso mezza Europa, il Nord Africa e il Medio Oriente per portare in giro gli occhiali Persol, una decina di modelli costruiti su calibri e ponti diversi. «Il nonno è stato il primo rappresentante per Ratti, era quello che un tempo si chiamava commesso viaggiatore: quando arrivava in una città mandava telegrammi a tutti gli ottici già clienti o potenziali per comunicare in che albergo fosse alloggiato e invitarli a fissare un appuntamento per raggiungerlo e visionare i prodotti, utilizzando dunque un sistema piuttosto moderno», spiega a b2eyes TODAY Piergiorgio Orla, terza generazione della famiglia di imprenditori, che oggi è titolare dei due punti vendita di via Sacchi (nella foto, l'interno), dove lavora sua moglie Sandra Peluso affiancata dalla responsabile Lella Matera, e via Arsenale, in cui è operativo lui, mentre il negozio di corso Moncalieri è di proprietà del cugino Davide - Era una vita dura però, stava via per mesi e non voleva lo stesso per i suoi figli, tant’è che, quando mio padre Riccardo era ragazzino, gli diceva in dialetto piemontese che doveva aprire un negozio di ottica. Papà e suo fratello Giorgio sono perciò cresciuti con questa idea di diventare ottici, anche perché vedevano mio nonno come un mito e decisero di accondiscendere al suo desiderio».

Così nel 1952 Riccardo si licenziò dalla ditta Ratti, dove nel frattempo era entrato anche lui e lavorava nel magazzino, studiando ottica la sera all’Istituto Plana, e con Alfredo avviò il primo negozio in via Sacchi. «Non ci furono molti dubbi su dove aprirlo, papà era fissato con questa che all’epoca era una via elegante di Torino - prosegue Piergiorgio - Nel ‘56 fu invece avviato il punto vendita dello zio Giorgio in via Po, trasferitosi dopo quasi trent’anni in corso Giulio Cesare, dove rimase sino al 1999. Il nonno poi morì nel 1957».

I due centri ottici hanno quindi proseguito per decenni l’attività sotto la guida dei figli di Alfredo. Nel frattempo i nipoti si sono diplomati entrambi in ottica negli anni 80, ma mentre Davide ha esercitato da subito la professione, lavorando da quando ha terminato gli studi nel 1987 da Ottica Alberghina, di cui nel 2002 ha rilevato un punto vendita aprendo il centro ottico in corso Moncalieri, Piergiorgio ha preso momentaneamente una strada diversa. Anche se, spiega, come tutte le cose con cui sei in contatto sin da quando sei un ragazzino, l’ottica gli era entrata nel sangue e sottopelle appassionandolo. «Ho ripreso l’attività nel ‘97 perché prima ho avuto altre esperienze lavorative a livello imprenditoriale - racconta il professionista piemontese - C’è stata una parentesi, tra l’81 e l’84, durante la quale aiutavo papà quando aveva bisogno e ho fatto da terzista anche io per Persol, ancora di proprietà di Ratti: montavo centinaia di 649 e un altro paio di modelli perché c’era una richiesta talmente alta che non riuscivano a far fronte con il loro laboratorio interno. Mi arrivavano le montature, i filtri solari e io li assemblavo nel retro di via Sacchi. Però sentivo l’esigenza di indipendenza e di fare qualcosa di mio, sono arrivato ad avere quattro negozi di articoli sportivi tra Torino, Livorno e due in franchising a Bologna e Pesaro, nati nell’85 e chiusi nel 2002. La svolta è arrivata quando è andato in pensione mio padre e io ho preso in mano l’attività, in seguito nel 2006 abbiamo acquistato il negozio in via Arsenale in cui attualmente lavoro. In quell’anno, dopo essere stati in società, io e Davide abbiamo preso due strade indipendenti ma lavoriamo sotto lo stesso marchio e siamo un gruppo familiare».

I tre centri ottici del gruppo Orla si differenziano per la proposta e per il target cui si rivolgono. Il negozio in corso Moncalieri, oltre 100 metri quadrati di ampiezza, ha una clientela benestante e punta sulle griffe, il punto vendita di via Arsenale ha invece un’offerta mista, tra marchi molto noti e prodotti italiani di cui far conoscere storia e qualità, e quello di via Sacchi, 60 mq circa, serve una zona più popolare. «In quest’ultimo abbiamo anche un programma di agevolazione alle fasce deboli grazie al quale, alle persone segnalate da associazioni, patronati e alcune organizzazioni, offriamo l’occhiale completo di montatura e lenti di stock a un prezzo che va dai 45 ai 49 euro: questo è il nostro modo per fare un’azione solidale», aggiunge Piergiorgio, che tra l’altro è specializzato in ortocheratologia e nel controllo dell’evoluzione miopica, mentre il cugino Davide è esperto di ipovisione.

Il negozio capostipite della storica attività in via Sacchi ha alzato la serranda il 12 aprile 1952: dopo essere stato trasferito nel 1969 a pochi numeri civici di distanza, dal 36 al 32, è stato rinnovato l’anno scorso in pieno lockdown. «Non abbiamo potuto inaugurarlo per ovvi motivi, ma speriamo di poterlo fare proprio in questo mese di aprile, usciti dall'emergenza sanitaria», conclude Piergiorgio Orla.

N.T.

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