Nucci: abbinare innovazione tecnologica e relazione con il paziente

«Il cambiamento portato dall’imaging e dall’intelligenza artificiale è inevitabile, ma sta a noi decidere dove indirizzarlo». A sostenerlo è il noto medico oculista, che prenderà parte a “Oftalmologia, ottica e optometria: quale futuro con le nuove tecnologie”, in programma in occasione di Mido, sabato 4 febbraio alle 16.30 presso l’auditorium di Fieramilano Rho

L’appuntamento organizzato da b2eyes ed EyeSee, e inserito nel programma di Mido 2023, presso il centro congressi del quartiere fieristico milanese, affronterà tematiche importanti come l’utilizzo efficace delle nuove tecnologie sviluppate e messe a disposizione dall’industria in una visione futura nel rispetto dei ruoli fra le due principali categorie che operano nel settore della vista e della visione: l’area ottico optometrica e la classe medica.

La salute sarà l’altro grande tema di discussione, con particolare attenzione alle prospettive dell’oculistica all’interno dell’Ssn. «Il Servizio sanitario nazionale ha 45 anni - commenta in una nota Paolo Nucci (nella foto), presidente della Società di Oftalmologia Pediatrica e Strabismo e professore ordinario di Oftalmologia presso l’Università Statale di Milano - Nel 1978 era molto efficiente, oggi appare inadeguato per la decuplicata richiesta di prestazioni e per le tecnologie sempre più sofisticate e time-consuming. Intelligenza artificiale, imaging genetica e nanotecnologie avranno bisogno di professionalità diverse, consentendo al medico di mantenere una relazione diretta e comunque empatica con il paziente. Non vorrei mai trovarmi in un pronto soccorso o in uno studio medico in cui l’interfaccia è una chatbot o un computer», conclude Nucci.  

(red.)

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