Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica Italiana, era nato a Napoli il 29 giugno 1925 e dalla amata moglie Clio Bittoni, al suo fianco dal 1959, ebbe due figli, Giovanni e Giulio. Laureatosi in Giurisprudenza nel 1947 presso l'Università di Napoli, fin dal 1942 fece parte di un gruppo di giovani antifascisti e aderì nel 1945 al Partito Comunista Italiano, all’interno del quale è stato un riformista e poi capo della corrente dei miglioristi. Eletto alla Camera dei Deputati per la prima volta nel 1953, ne fece parte quasi continuativamente fino al 1996 e ne divenne presidente nel ‘92. Fu ministro dell’Interno nel governo Prodi, oltre che europarlamentare dal 1989 al 1992 e di nuovo in seguito dal 1999 al 2004, e senatore a vita dal 2005.
Napolitano è stato il primo Presidente della Repubblica nella storia italiana, come dopo è accaduto a Sergio Mattarella, a essere eletto due volte: nel 2006 e per un secondo mandato nel 2013, dal quale però rassegnò le dimissioni all’inizio del 2015. Nella sua lunghissima vita pubblica, fu testimone delle maggiori svolte e delle fasi più cruciali della storia italiana contemporanea: il New York Times lo definì “Re Giorgio”, appellativo conferitogli per la sua capacità di traghettare l’Italia in un momento di difficile crisi politico-istituzionale. Non fu però unicamente uomo delle istituzioni, ma anche un appassionato di letteratura, di scienze e di musica, d’arte, di teatro e di cinema oltre che autore di libri. Animato da una profonda spiritualità, ebbe una solida amicizia con Papa Ratzinger, racconta il libro Re Giorgio. Dietro le quinte di una Presidenza della giornalista Daniela Tagliafico, in cui sono raccolte numerose testimonianze, dal Cardinal Ravasi a Giuseppe Tornatore, da Marcello Lippi a Paolo Nespoli.
Napolitano è stato il più longevo Presidente della Repubblica emerito, dopo Carlo Azeglio Ciampi, e soprattutto in età avanzata indossava gli occhiali, solitamente in metallo, dalla montatura classica e leggera (nella foto sopra, tratta da corriere.it). Ma in diverse occasioni ufficiali ebbe modo di toccare con mano pure ausili visivi di ultima generazione. Come si legge sul Portale Storico della Presidenza della Repubblica, nel 2006 indossò un paio di occhiali tridimensionali per osservare gli effetti simulati di una eruzione vulcanica (nella foto principale, tratta dall’archivio online del Quirinale) e nel 2013, durante la presentazione del Frecciarossa 1000 a Roma, assistette alla proiezione di un filmato in 3d all’interno della motrice del treno grazie ad apposite montature in dotazione. Nel 2014 conferì inoltre il titolo di Alfiere della Repubblica a un sedicenne catanese “per l'ingegno dimostrato nell'invenzione di un prototipo di occhiali interattivi con funzioni simili a quelle dei dispositivi elettronici mobili”.
(red.)