«Se per molti è sempre stata un plus, con la pandemia e i mutati atteggiamenti dei consumatori è diventata l’indumento che non possiamo dimenticare di mettere nella nostra valigia come ottici e optometristi», commenta a b2eyes TODAY il responsabile scientifico del Convegno su Aggiornamenti in contattologia e ottica oftalmica, alla luce dei positivi riscontri della dodicesima edizione, la prima interamente in modalità digitale, che si è conclusa lunedì scorso
Sono stati mediamente oltre 350, con picchi anche vicino ai 400, gli utenti unici che hanno seguito la maratona in streaming andata in onda dagli studi di Canale 7 a Monopoli per l’intera giornata del 25 (nella foto, una fase dei lavori) e la mattina del 26 ottobre, con una serie di corsi monotematici nel pomeriggio dello stesso giorno. «Per quanto fossimo abituati a organizzare con successo un congresso fisico, pur in poco tempo, grazie all’innovativo Virtual Congress Center b2eyes e al supporto tecnico degli studi televisivi di Canale 7 a Monopoli, siamo riusciti a raggiungere un ampio numero di utenti in tutta Italia - sottolinea Montani, che insieme alla responsabile della segreteria, Mery Veneziani, cura l’organizzazione del convegno - Inoltre, a differenza degli eventi in presenza che si possono fruire solo in loco, la piattaforma digitale del Virtual Congress Center b2eyes consentirà di registrarsi, vedere o rivedere tutti i contenuti delle due giornate di lavori, a partire dal prossimo weekend e per un mese».
Il tema della professionalità è stato di fatto al centro di tutte le numerose relazioni, italiane e internazionali, su argomenti di attualità, come sicurezza nei centri ottici, utilizzo del digitale nella professione e rapporto tra smart working e visione, oltre che di quelli inizialmente in programma e relativi al focus di questa edizione, cioè come andare oltre il 2020 nell’accezione dell’acuità visiva. Così Silvio Maffioletti e Gabriele Esposito, in collegamento esterno, hanno ad esempio ricordato che «la professionalità è risultata premiante non solo nelle soluzioni visive proposte, ma anche e soprattutto nell’atteggiamento che abbiamo adottato verso i nostri clienti, durante e dopo il lockdown, e si rivela tale anche oggi». A sua volta Renzo Colombo, in presenza, ha ricordato come un’indagine condotta insieme allo stesso Montani su oltre un centinaio di portatori di lenti a contatto a cavallo tra marzo e i primi mesi estivi abbia evidenziato come l’utente possa anche cambiare ottico, ma se lo fa non è a vantaggio dell’online, rimasto sugli stessi livelli di utilizzo durante e dopo il lockdown, bensì per un collega che gli assicuri un livello di professionalità e affidabilità ancora più elevato.
A.M.