Modo: con i dazi meno domanda e più inflazione, non solo negli Usa

Giovanni Lo Faro, ceo della società con headquarter a New York che distribuisce i marchi Modo, Eco e Italia Independent in decine di paesi, spiega a b2eyes TODAY le ragioni per cui le nuove tariffe sull’export verso il mercato americano sono controproducenti per l’intera filiera dell’eyewear, a livello globale

«In Modo siamo strutturati localmente per servire al meglio i mercati e questo ridurrà al minimo possibile l’impatto: resta tuttavia il grave danno che queste politiche promettono di portare, senza un’apparente strategia di fondo - dice Giovanni Lo Faro (nella foto), ceo di Modo International, la società che distribuisce i marchi Modo, Eco e Italia Independent a livello globale escluse le Americhe, le quali vengono invece seguite dalla sede di New York di House of Modo, fondata e amministrata da Alessandro Lanaro - È indubbio che qualunque tariffa venga imposta in un paese colpirà quel paese, secondo noi con maggiori svantaggi che opportunità, sia nel breve sia nel lungo periodo. E, più in generale, colpirà il mercato globale. Distorcere il libero sviluppo del commercio raramente porta progressi positivi per i più: per tale motivo non accoglieremo mai favorevolmente sviluppi di questo tipo, neanche ove ci potessero avvantaggiare in situazioni o momenti particolari».

Nella serata del 9 aprile Donald Trump ha deciso di sospendere per 90 giorni i dazi annunciati una settimana prima per i paesi che non avevano ancora varato contromisure e di applicare una tariffa reciproca ridotta al 10% durante questo periodo. Ma quali potrebbero essere le ripercussioni sul mercato statunitense dell’eyewear, sulla filiera italiana e, più in generale, europea? «Qualora confermate nel medio termine, crediamo che le tariffe annunciate e momentaneamente sospese impatteranno la domanda, riducendola, e porteranno inflazione: due elementi che fanno male ai produttori quanto ai consumatori, ovvero alla gran parte dell’economia nel suo complesso - afferma Lo Faro - Tutto questo soprattutto localmente negli Stati Uniti, ma anche in Italia ed Europa, essendo l’economia e le filiere globalizzate».

Angelo Magri

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