L’indagine aderisce al Myopia Action Month, progetto internazionale e interdisciplinare sulla gestione della miopia infantile, giunto al terzo anno: l’obiettivo è esplorare la propensione dei genitori verso le tecniche di prevenzione dell’insorgenza della miopia, ovvero tutte quelle strategie che possono essere adottate prima che il bambino sviluppi il difetto visivo e non solo per rallentarne la progressione una volta insorto.
Il questionario è stato mandato a un indirizzario di circa 8.000 scuole elementari e medie d’Italia, pubbliche e private. «Grazie al prezioso contributo delle strutture che hanno aderito alla distribuzione del questionario, siamo finora riusciti a raccogliere le risposte di 974 famiglie - spiega a b2eyes TODAY Laura Boccardo, direttrice dell’Irsoo - I primi dati emersi sono molto interessanti e rivelano una forte propensione da parte dei genitori a far controllare la vista ai propri figli: il 96% si è dichiarato favorevole o molto favorevole. Inoltre, il 46% ha espresso interesse verso attività di prevenzione della miopia. Questi risultati evidenziano una crescente consapevolezza rispetto alla diffusione della miopia e una preoccupazione per la salute visiva dei bambini, i quali trascorrono sempre meno tempo all’aria aperta, tanto che solo un terzo supera le 5 ore settimanali, e sono sempre più esposti all’uso di dispositivi elettronici: il 37% dedica, infatti, oltre 5 ore settimanali ad attività da vicino, al di là degli impegni scolastici».
Tuttavia, secondo quanto emerso dal questionario, tale desiderio di prevenzione si confronta con una certa diffidenza verso le tecniche attualmente disponibili. «Il 37% sarebbe disposto a far indossare al figlio occhiali preventivi in assenza di un difetto visivo già evidenziato, mentre solo il 20% ricorrerebbe a farmaci e il 18% a trattamenti basati sull’esposizione a particolari fonti luminose – continua Boccardo - L’indagine sottolinea la necessità di fornire alle famiglie informazioni più chiare e complete sulla prevenzione della miopia, affinché i genitori possano compiere scelte consapevoli, valutando con attenzione costi, benefici ed eventuali effetti collaterali dei diversi approcci disponibili».
Il questionario rimane aperto tutto ottobre, tradizionalmente mese della prevenzione visiva, in modo da permettere ad altre scuole e famiglie di fornire il loro contributo a questa iniziativa (immagine tratta da Freepik).
A cura della redazione