Perché The Vision Stage? «Stage è il palcoscenico, luogo dove innovazioni e idee prendono forma e vengono condivise con il pubblico, Vision non solo è il tema centrale della manifestazione, ma soprattutto è un omaggio prospettico: una visione d’insieme che guarda al futuro dell’eyewear, abbracciando innovazione, sostenibilità e made in Italy - spiega un comunicato del salone milanese - “The” conferisce un tono più autorevole, accentuando il ruolo di palcoscenico centrale che trova in Mido la sua collocazione naturale». Un re-naming, dunque, che sottolinea una nuova fase di evoluzione e crescita dell’area e che ne rappresenta un importante riposizionamento strategico, «volto a riflettere l'ampliamento dell’offerta e a sottolinearne la centralità come luogo di confronto e scoperta», precisa la nota.
La sua storia inizia nel 2011, con l’avvio di Health and Innovation, uno spazio powered by Anfao destinato a workshop e conferenze per le aziende del padiglione lenti. «Nel 2012 l’internazionalizzazione di Mido e la necessità di aggregare il visitatore italiano portano alla creazione di una nuova area dedicata principalmente all’ottico del nostro paese: nasce così Otticlub - prosegue il comunicato - Aumenta la capienza, si aggiunge la sala lounge per il networking e l’Otticlub si fa presto punto di riferimento per tutti i visitatori, testate di settore e associazioni, ospitando eventi formativi e informativi continuativi».
Successivamente l’Otticlub (nella foto, un incontro all’edizione 2024 di Mido) si evolve trasformandosi «in un vero e proprio contenitore di idee a 360 gradi, diversificando il proprio target e coinvolgendo sempre più espositori e stakeholder - si legge ancora nella nota - Gli argomenti trattati diventano sempre più vari e di ampio respiro, con molteplici sessioni a tema medicale, approfondimenti sul mercato e sui consumi, sul design e sulle tecniche di vendita».
Oltre alla presenza di numerosi ospiti di spicco extra settore, questo progetto di informazione, formazione e approfondimento per il mondo ottico optometrico è stato caratterizzato da una serie di eventi: fra questi, gli incontri che hanno coinvolto direttamente i professionisti della visione e che, in certi casi, hanno avviato strade sino a quel momento non ancora battute, come ad esempio in merito al dialogo con gli oculisti sulla gestione del presbite, o in fase di consolidamento, come per il controllo della progressione miopica. Il programma di quest’area sarà presto disponibile sul sito di Mido.
«Il passaggio da Otticlub a The Vision Stage non tende a escludere, bensì a includere: vogliamo parlare al mondo dell’occhialeria e del suo retail, che non è più quello di quindici anni fa, per cui dobbiamo raccontare ciò che succede a valle della filiera, ma anche a monte, nelle fabbriche di montature e oftalmiche, perché non esiste un occhiale senza una lente e viceversa - ha spiegato recentemente alla stampa Lorraine Berton, presidente di Anfao e Mido, che ha fortemente voluto tale cambio di passo e di nome – Tutte le tematiche che come associazione stiamo trattando, dal made in Italy alla sostenibilità, dall’empowerment femminile al welfare, dall’attenzione alle diversità e al linguaggio fino alla relazione con la classe medica, per citarne solo alcune, saranno al centro degli incontri di The Vision Stage a Mido 2025».
A cura della redazione