Low Vision, al Congresso di Roma anche la progressione miopica

Il 30 settembre e il 1° ottobre nella Capitale torna, dopo tre anni di assenza, l’evento della Academy presieduta da Sergio Zaccaria Scalinci e con Paolo Limoli alla segreteria scientifica

Due giornate fitte di relazioni e tavole rotonde con una forte impronta multidisciplinare su un tema di alto profilo, il rapporto tra sistema genetico, struttura cellulare e ipovisione e il conseguente approccio terapeutico: si presenta così il ventunesimo Congresso nazionale organizzato dalla Low Vision Academy (nella foto, la locandina). Agli interventi di oftalmologi, ortottisti e altri specialisti si affiancano come di consueto i corsi di aggiornamento professionale, ai quali possono accedere anche gli ottici optometristi. Gli argomenti non sono esclusivamente clinici, ma riguardano altresì la riabilitazione visiva e l’utilizzo degli ausili ottici, confermando la tradizionale linea dell’appuntamento congressuale, la cui ultima edizione si è svolta nel settembre 2019 a Bergamo, prima della pandemia: l’evento si rivolge, infatti, all’intera filiera della vista che si occupa di ipovisione.

Tra le relazioni in programma quest’anno figura anche “Il defocusing con le lenti a tempiale” di Marco Mazza, direttore dell’Oculistica pediatrica dell’Ospedale Niguarda di Milano: sabato mattina l’oftalmologo lombardo tratterà, infatti, il tema del controllo della progressione miopica attraverso la tecnologia oftalmica, all'interno di una tavola rotonda dedicata all'argomento.

(red.)

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