Pezzi storici e contemporanei integrati con installazioni multimediali e narrazioni interattive emozionali, per un racconto «che comincia proprio da Venezia e che parla di una comunità di persone, di famiglie che per generazioni hanno dedicato la loro vita all’eccellenza manifatturiera», ha spiegato Lorraine Berton, presidente di Anfao e Mido, nell’incontro stampa svoltosi l’8 febbraio, all’apertura del salone milanese, cui ha presenziato anche Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy.
The Lens of Time: the History of Eyewear in Italy sarà curata dalla Fondazione Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, punto di riferimento per la conservazione e lo studio della storia dell’eyewear, in collaborazione con la Fondazione di Venezia, istituzione impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale della città, e con la Fondazione M9-Museo del ‘900 di Venezia-Mestre. Alla mostra saranno presenti articoli storici provenienti dalla struttura espositiva cadorina, con montature da numerose collezioni anche private. «Stiamo facendo una selezione dei pezzi che possano raccontare questa bellissima storia dell’evoluzione dell’occhiale: partiremo dai primi vetri utilizzati per schermare il volto per proseguire vedendo quali sono state le diverse evoluzioni dell’occhiale stesso - ha sottolineato Daniela Zambelli, direttrice del Museo dell’Occhiale, all’evento di presentazione, sempre nella mattinata del primo giorno di Mido, presso The Vision Stage - Non sarà solo una sezione storica, ma arriveremo al Novecento, periodo che ci racconta una storia di moda, innovazione e trasformazione che da Venezia ci porterà al Cadore».
La mostra vede anche la collaborazione con l’Università di Venezia Iuav, attraverso l’organizzazione di laboratori e workshop per coinvolgere attivamente giovani talenti, professionisti e studenti su progetti di sostenibilità e sull'innovazione della tecnologia applicabile all’eyewear. E, ancora, eventi tematici con conferenze e tavole rotonde sul design e sull’estetica dell’occhiale, sulla sostenibilità, sul made in Italy e sulle sfide che proprio l’innovazione tecnologica porterà per il settore. Un particolare approfondimento del nucleo espositivo centrale sarà, inoltre, collocato presso l’adiacente Chiesa di San Geremia, conosciuta come Santuario di Lucia, con oggetti e opere legati alla visione e alla figura della Santa protettrice della vista, nonché ex voto, dipinti e i primi strumenti per la misurazione della vista (nella foto, da sinistra: Giovanni Dell’Olivo, direttore generale della Fondazione di Venezia, Lorraine Berton, presidente di Anfao e Mido, Nicola Belli, vicepresidente di Anfao con delega a produzione, innovazione e made in Italy, e Marialuisa Pezzali, giornalista di Radio 24).
Dario Andriolo