GrandVision era già salita sul gradino più alto della classifica nella terza edizione dell’iniziativa. Quest’anno l’indagine ha visto la selezione di oltre 120 insegne, le più rilevanti a livello nazionale, analizzate in 29 categorie merceologiche, e la realizzazione di oltre 7.500 interviste condotte con il metodo del computer assisted web interviewing che ha fornito un’analisi approfondita sugli aspetti della customer experience attraverso un campione rappresentativo della popolazione italiana per area geografica, genere ed età. «La valutazione è stata realizzata su 22.500 esperienze d’acquisto in negozi fisici, più 11.500 online tra cui siti di insegne omnicanale e pureplayer web», si legge nel comunicato degli organizzatori. La ricerca ha fornito un quadro preciso del mercato, grazie a un'analisi dettagliata di vari fattori che influenzano la percezione e la soddisfazione dei consumatori.
Ipsos ha inoltre valutato la capacità delle aziende «di soddisfare le aspettative dei consumatori in termini di sostenibilità e innovazione, due fattori sempre più rilevanti nelle decisioni d'acquisto», precisa la nota. Tra gli aspetti principali esaminati nell’indagine spiccano «la qualità dei prodotti, il rapporto qualità-prezzo, il servizio clienti e l'esperienza complessiva, comprendente la facilità di accesso sia nei punti vendita fisici sia online».
Anche per la quinta edizione lo studio mira al ruolo di benchmark di mercato sulla shopping experience presso le reti retail nel nostro paese. «La scelta di sviluppare un’indagine nazionale solida e affidata a un partner scientifico come Ipsos è diventata una garanzia di mercato per disporre di dati chiari e rappresentativi - commenta nel comunicato Armando Garosci, direttore di Largo Consumo - Ottenere il primato in questa graduatoria ha senso solamente se l’insegna se lo merita, mentre in altri contesti dove le insegne inducono i propri clienti a valutarle, si trasmette una scarsa credibilità che non permette alle stesse catene di conoscere al meglio i propri fattori di successo o aree di miglioramento» (nella foto, i premiati di Migliore Insegna 2025).
A cura della redazione