Oltre 600 delegati in plenaria (nella foto), 25 relatori, 4 salotti, 8 presentazioni aziendali, una ricerca sul mercato in Italia ed Europa, un sondaggio sul consumatore, un meeting con medici oculisti. What else?
Quello dell’ultima domenica di giugno a Firenze si può ora decretare un appuntamento di successo. Non solo per i numeri impressionanti sopra riportati. Soprattutto per avere risposto alle aspettative del mercato e per avere evidenziato l’esistenza di una compatta filiera dell’industria ben supportata da quella associativa e dalle stesse Anfao e Mido. Uno dei meriti degli organizzatori è stato proprio identificare un punto di convergenza al quale tutti gli attori del mercato, pur partendo da angolature diverse, si sono diretti. Dobbiamo dare atto alla generosa partecipazione di chi propone l’ottica tutti i giorni che, nonostante la data e la temperatura di questi giorni, ha affollato la sala plenaria del Palazzo dei Congressi, di aver dimostrato una inusuale dedizione all’ascolto. Va dato atto anche a tutti i relatori che hanno calcato il palco di aver offerto il massimo delle proprie conoscenze e competenze, mettendosi a disposizione del sottoscritto per tessere un palinsesto ricchissimo di contenuti.
In sostanza a Firenze si è parlato, con un ritmo da show piuttosto che da congresso, di almeno dodici aspetti fondamentali dell’attività quotidiana dell’ottico. In prima battuta i numeri. Dopo il saluto dei presidenti delle tre associazioni di categoria più rappresentative dell’ottica, Assogruppi, Federottica e Anfao, quest’ultima ha messo a disposizione del pubblico una rielaborazione dei dati GfK sull’universo delle lenti progressive in Italia con flash sulle tendenze generali. Successivamente è stata presentata una recentissima ricerca su un panel di oltre 500 neo acquirenti di occhiali con lenti progressive. I relatori successivi hanno spaziato sul mondo del retail extrasettore per poi trovare un parallelismo con l’ottica al di fuori dei confini italiani. Nel corso della mattinata si sono succeduti due salotti di alto livello, uno con i rappresentanti delle maggiori industrie dell’oftalmica, condotto dalla giornalista Michela Vuga, e uno dedicato al retail dell’ottica con i numeri uno dei gruppi che fanno capo ad Assogruppi, che insieme rappresenta un terzo dei centri ottici in Italia e il cui presidente, Fabrizio Vettore, ha presentato il nuovo programma di certificazione degli ottici varato con il contributo di Tiopto.
Il pomeriggio non è stato meno ricco di suggestioni. Vogliamo parlare delle chicche tecniche di Silvano Abati e Giancarlo Montani, rispettivamente sulla lente oftalmica e sulla lente a contatto progressiva, e delle domande a scelte multiple cui il pubblico ha risposto con un telecomando in maniera del tutto anonima? Da queste simpatiche interrogazioni è purtroppo emerso che, nonostante la partecipazione, per gli ottici presenti, la strada da fare per raggiungere un livello di competenza adeguato alle esigenze del pubblico è ancora lunga. Occorre continuare a studiare. Il pomeriggio ha visto, inoltre, il contributo video di due momenti celebrativi: quello dell’ottico optometrista italiano e quello di quattro colleghi optometristi internazionali. Il primo, Fabrizio Beltrami, intervistato dal sottoscritto nel suo negozio e studio a Langhirano, in provincia di Parma, ha presentato ai suoi colleghi la sua giornata tipo, la sua strategia professionale e imprenditoriale. Gli optometristi di Australia, Libano, Regno Unito e Stati Uniti hanno espresso il proprio parere su come affrontano il mercato delle lenti progressive. Ma tutto ciò non è stato sufficiente. Altri due salotti aspettavano il pubblico sempre numeroso in platea. Il primo delicato, con Francesco Bandello e Danilo Mazzacane, medici oculisti, supportati da un’intervista video rilasciata a b2eyes da Matteo Piovella, presidente Soi, sul punto di vista dell’oftalmologo in fatto di lenti progressive e presbiopia. Infine, un salotto dedicato alle donne manager dell’ottica che hanno proposto un decalogo di situazioni pratiche cui va incontro la donna neopresbite. E in chiusura di mattinata un importante annuncio: la prossima edizione di Mido coinciderà con il suo anniversario più importante, il cinquantesimo. Da festeggiare magari insieme al format del Business Forum.
Nicola Di Lernia