Federottica Piemonte: oggi l'ottico ha soluzioni per ogni età della visione

È il tema attorno al quale è stato imperniato il convegno annuale della territoriale regionale, organizzato lo scorso 10 marzo presso il Green Pea-The Place di Torino: l'evento ha analizzato l'evoluzione del sistema visivo e le opzioni correttive disponibili per i diversi periodi della vita, richiamando un centinaio di professionisti

Terza edizione, cento presenze, undici aziende sostenitrici, quattro relatori tra cui un medico oculista e un format ormai collaudato che riscuote il gradimento dei partecipanti: sono i dati alla base della soddisfazione seguita al terzo appuntamento congressuale organizzato da Federottica Piemonte (nella foto sotto, un momento dei lavori). Un risultato dovuto all'intenso lavoro di squadra del gruppo operativo della territoriale, che ha visto impegnati, accanto a Bruno Maestrelli e Fabio Cazzadore, i colleghi Daniela Basile, Mariangela Piredda e Franco Saffioti. «Abbiamo ulteriormente migliorato la qualità del nostro appuntamento e i colleghi hanno risposto numerosi: la tematica di quest'anno e gli argomenti scelti per le relazioni degli esperti hanno suscitato molto interesse - commenta Cazzadore a b2eyes TODAY - Il fil rouge sono state le età della visione, ovvero come il sistema visivo si evolve e quali sono le soluzioni, oftalmiche o contattologiche, per migliorarlo, a partire dalla progressione miopica per arrivare alla presbiopia, passando per l'utilizzo intensivo dei device digitali». 

A dare il via ai contributi dell'area ottico optometrica è stato Giancarlo Montani, che ha introdotto il tema delle modifiche del sistema visivo durante l'infanzia, l'età adulta e la terza età, affrontando l'importanza della prevenzione e della valutazione precoce, per poi concentrare un secondo intervento sull'utilizzo delle lenti a contatto multifocali in soggetti non presbiti. Matteo Fagnola ha analizzato gli elementi clinico pratici per la gestione dell'addizione nelle diverse età della visione e Andrea Ravizza ha parlato delle adeguate soluzioni oftalmiche nell'evoluzione del sistema accomodativo e della personalizzazione delle lenti in base alle esigenze specifiche dei portatori.

L'oculista Igor Di Carlo, che come sottolinea Maestrelli è stato molto apprezzato e ha dimostrato apertura e volontà di collaborazione con gli ottici optometristi, nel rispetto delle specifiche competenze professionali di ciascuna categoria, ha invece approfondito le dislacrimie in generale e nel post cataratta. A conclusione della giornata si è svolta una tavola rotonda, condotta da Montani, Cazzadore e Saffioti, in cui si è tracciato un bilancio dell'evento. «Tra gli spunti di riflessione emersi c'è sicuramente il fatto che oggi noi ottici optometristi abbiamo un valore sociale: siamo capillarmente distribuiti sul territorio, spesso siamo il primo punto di contatto per le problematiche visive dei cittadini - conclude Maestrelli – Inoltre abbiamo i mezzi, sempre rimanendo ben saldi nei confini delle nostre competenze, per poter aiutare le persone: i prodotti a disposizione, lac o lenti oftalmiche, ci consentono di fare un buon lavoro. Ne deriva come sia importante migliorare sempre più la collaborazione con i medici oculisti» (nella foto principale, da sinistra: Fabio Cazzadore, Mariangela Piredda, Bruno Maestrelli, Daniela Basile e Franco Saffioti).

Nicoletta Tobia

Formazione