«Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato in data 11 marzo 2020 che sospende le attività commerciali su tutto il territorio nazionale, chiariamo che, come da allegato 1 del suddetto decreto, i centri ottici, in quanto attività di prima necessità, sono esentati dalla chiusura», si legge su federottica.org
«Rimangono ovviamente in essere tutte le cautele e gli obblighi a tutela degli addetti e degli utenti: in particolare deve essere garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro e rispettati i protocolli di sicurezza anti contagio - prosegue il sito dell’associazione - In merito all'attività professionale (art. 1 comma 7 lettera d), laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, è obbligatorio adottare i dispositivi di protezione individuale».
L’inserimento dei centri ottici tra le categorie merceologiche esentate dall’obbligo di chiusura dovrebbe anche spegnere le polemiche generate dalla diffusione nel tardo pomeriggio di mercoledì 11 marzo della lettera di Federottica Lombardia e Aloeo all’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, con la richiesta di riconoscere l’ottica come esercizio commerciale di pubblica utilità, di fatto al pari di farmacie e parafarmacie. Lettera che ha scatenato anche una dura reazione del presidente della Soi, Matteo Piovella, attraverso un video inviato agli associati.
«Nella logica di quella comunicazione alla Regione, inopportunamente diffusa sui canali social prima che trovasse risposta, c’erano soprattutto l’idea e la proposta di poter fornire, attraverso poche e volontarie aperture, servizi non derogabili alla popolazione ma, ancora di più, a tutte quelle categorie professionali che sono impegnate a fronteggiare l’emergenza legata al coronavirus, con la possibilità di renderli gratuiti per tali categorie - precisa a b2eyes TODAY Andrea Afragoli (nella foto), presidente di Federottica nazionale - Il decreto governativo di fatto assorbe questa stessa richiesta. Rimane valido, comunque, che i centri ottici italiani sono liberi di valutare, alla luce delle singole e specifiche situazioni economiche e professionali, se restare aperti o meno».
Nel frattempo IPS-Italian Partners Servizi, società di trasporti per il settore ottico, ha comunicato tramite il sito di Federottica che da giovedì 12 marzo è stata predisposta la riattivazione del servizio laddove possibile, mentre le consegne che non è stato possibile recuperare nella giornata di giovedì verranno effettuate venerdì 13 marzo, quando «la distribuzione riprenderà regolarmente salvo eventuale successiva comunicazione», sottolinea la nota.
(red.)