La tensione con il partner francese aumenta: dopo lo scambio di accuse dei giorni scorsi il patron dell'azienda di eyewear (nella foto), tramite la sua holding Delfin, si è rivolto alla Camera di Commercio Internazionale
Delfin annuncia in una nota di aver depositato la domanda di arbitrato per far accertare le violazioni dell'accordo di combinazione del 2017, che sarebbero state commesse «da Hubert Sagnières e da EssilorLuxottica dietro suo impulso, al fine di ottenere un’ingiunzione a rispettare tale accordo fino alla sua scadenza - vi si legge - Le violazioni consistono nel mancato rispetto dei doveri di leale cooperazione e buona fede previsti dall'accordo di combinazione del 2017 tra Essilor e Delfin, la quale è stata privata del potere di gestione paritetico che le pertiene ai sensi dell'accordo».
Delfin, inoltre, «constatando lo stallo creatosi all'interno del Consiglio di amministrazione e come questo ostacoli l'implementazione del processo di integrazione e delle relative sinergie, ha ritenuto che il ricorso alla Camera di Commercio Internazionale fosse allo stato una soluzione necessaria e la più appropriata al fine di preservare gli investimenti di tutti gli azionisti», precisa il comunicato, nel quale si legge anche che Delfin «continuerà ad agire nell'interesse della società, dei suoi dipendenti e di tutti gli stakeholder» e che non chiede altro che «il rispetto rigoroso degli accordi e in particolar modo delle regole di governance congiunta e paritaria che da parte sua intende continuare a osservare». «La società non può che smentire nuovamente tutti i tentativi di presa di controllo di EssilorLuxottica, sia essa “rampante” o de facto. Le accuse e altre speculazioni circolate su tale tentativo di presa di controllo sono destituite di ogni fondamento e non possono che indurre in errore il mercato e il pubblico», conclude la nota.
Da parte sua l’azienda oftalmica francese aveva già precisato che nella gestione di EssilorLuxottica sta rispettando il potere paritetico, accusando a sua volta Del Vecchio di voler prendere il controllo della neonata realtà. «L’evoluzione della futura governance di EssilorLuxottica è oggetto di discussione da parte del Consiglio di amministrazione da diversi mesi – si legge nella nota di Essilor del 21 marzo scorso - Hubert Sagnières è particolarmente focalizzato ad assicurare il rispetto degli accordi relativi alla combination e una governance, in linea con quella richiesta a una public company grande e internazionale come la nostra, e ad avviare la ricerca di un nuovo ceo per EssilorLuxottica, puntando a una nomina il prima possibile, in conformità con le migliori pratiche internazionali».
Nel comunicato di Essilor si ricorda, inoltre, che il 5 novembre 2018, «addirittura anticipando la prima riunione generale annuale del gruppo nato dalla combination, Leonardo Del Vecchio ha annunciato di voler delegare unilateralmente il suo ruolo di ceo di EssilorLuxottica a Francesco Milleri». «Da allora Del Vecchio ha manifestato il desiderio di voler cambiare l’equilibrio di poteri stabiliti negli accordi della combination. Nonostante le smentite, alcune delle azioni da lui compiute riflettono de facto un tentativo di assumere il controllo del nuovo gruppo, senza alcun vantaggio premium per gli azionisti», conclude la nota.
(red.)