Dondarini, addio a un maestro dell’insegnamento

Il 15 febbraio è mancato, dopo una lunga malattia, il professionista, che aveva avuto importanti esperienze di docenza nel settore all’Istituto Zaccagnini e all’Isso di Milano

Bolognese di origine, Daniele Dondarini (nella foto, tratta dalla pagina Facebook dell’Ordine Professionale Interprovinciale dei Tecnici Sanitari della Campania) era nato nel 1955. Laureato in Fisica all’Università di Bologna, è stato docente per oltre dieci anni allo Zaccagnini, quando ancora si chiamava Istituto Augusto, diventando direttore del corso per ottici e di quello per odontotecnici, per i quali fu anche autore di un libro di testo, fino ai primi mesi del ’91. Nel decennio successivo ha insegnato Fisica all’Istituto Superiore di Scienze Optometriche di Milano, poi è entrato in Cna Emilia Romagna, occupandosi di professioni, con una costante attenzione all’area ottico optometrica.

«Era una delle rare persone che ogni volta mi procurava un grande piacere nel parlargli - dice a b2eyes TODAY Andrea Afragoli, presidente di Federottica - Alla fine degli anni 80 abbiamo partecipato insieme a una riunione di Optodocet a Vinci, entrambi in rappresentanza dello Zaccagnini. Successivamente, nel 2004, abbiamo collaborato per produrre un manuale per la gestione dei dispositivi medici, di cui Dondarini era un esperto a livello nazionale: praticamente mi ha insegnato la materia e mi ha aiutato a redigere questo testo, che fino a poco prima che entrasse in vigore il nuovo Regolamento Europeo è rimasto un vero e proprio punto di riferimento. L’ultima attività comune risale al 2019, quando ha moderato una tavola rotonda sul tema e sui Dpi, al Congresso dell’Adoo».

Maurizio Spada, presidente di Federottica Emilia Romagna, rivela al nostro quotidiano che nei giorni scorsi, subito dopo aver appreso della scomparsa, è nato un gruppo WhatsApp dei suoi studenti di fine anni 80 allo Zaccagnini, con la promessa di ritrovarsi presto per celebrarlo tutti insieme in una serata conviviale. «Era una persona eclettica, fuori dagli schemi, di grande intelligenza e ironia: pur severo nei voti, è rimasto nel cuore di tutti gli allievi che ha avuto, perché era uno di quegli insegnanti che si poteva solo prendere come esempio», racconta Spada al nostro quotidiano.

Anche i colleghi e gli studenti dell’Isso di Milano ne hanno un’immagine ancora viva. «Serio, sempre gioviale e di assoluta competenza professionale, Dondarini ha fatto parte di quel gruppo di docenti che, pur non essendo ottici, molto ha dato alla crescita della categoria con la sua attività di insegnante - spiega a b2eyes TODAY Gianmario Reverdy - Lo ricordo con simpatia per la sua capacità di coinvolgere i ragazzi nello studio e nell'approfondimento delle tematiche legate alla professione».

«Di Daniele mi sovviene l’empatia innata nell’insegnamento e non solo, oltre alla capacità di farti credere di conoscerlo da sempre: come quando, a un tavolo di Rimini con Pietro Gheller, mi decantava amabilmente delle qualità della piadina…», dice al nostro quotidiano Sergio Cappa.

«Daniele aveva un raro dono per l’insegnamento: le sue lezioni di Ottica e di Fisica si trasformavano sempre in un momento unico, in cui apprendere e farsi coinvolgere erano tutt’uno», afferma al nostro quotidiano Letizia Ruggeri.

A.M.

Professione