CertDolomiti, rinnovato l’okay per la marcatura dei Dpi verso il Regno Unito

È stato confermato l’accreditamento della società controllata dal Gruppo Certottica per la certificazione Ukca non solo di occhiali o maschere, ma di tutti i dispositivi di protezione individuale destinati al mercato britannico: l’intesa consentirà all’ente, nato nel 2021 dall’unione delle competenze di Certottica e DolomitiCert, di continuare a offrire i propri servizi alle aziende italiane che esportano nel paese oltremanica anche come Approved Body

Già dal 2020 la Brexit aveva costretto le imprese ad adeguarsi ai nuovi regolamenti britannici, concedendo tuttavia un periodo di transizione, durante il quale la marcatura CE sarebbe stata ancora tollerata. A partire dal nuovo anno, però, cambieranno definitivamente le regole: i Dpi validati CE prima del 31 dicembre 2022 potranno essere marcati Ukca senza l’intervento di un Approved Body e dovranno avere un certificato Ukca solo al momento della scadenza della certificazione CE o al massimo dopo cinque anni (2027). Per i Dpi che saranno immessi su mercato della Gran Bretagna dal 1° gennaio 2023 sarà, invece, necessario l’intervento di un Approved Body per il rilascio del certificato Ukca. Il marchio Ukca potrà essere apposto su un’etichetta adesiva o su un apposito documento accompagnatorio sino alla fine del 2025, periodo dopo il quale la marcatura dovrà essere apposta sui Dpi in modo indelebile e duraturo.

Non soltanto occhiali e dispositivi di protezione del viso, le novità riguardano tutti i dispositivi di protezione individuale in genere, da quelli di protezione delle vie respiratorie ai caschi, alle imbragature, passando per tute e abbigliamento sportivo, abbigliamento ignifugo, calzature da lavoro, protettori e così via.

«Il rinnovo dell’accreditamento non rappresenta solo una preziosa attestazione di fiducia da parte di Ukas (l'unico organismo britannico di accreditamento riconosciuto, ndr), ma anche un invito ad andare avanti con il nostro lavoro, proponendo servizi sempre più targettizzati e tarati sulle specifiche esigenze delle aziende che quotidianamente si rivolgono a noi - commenta in una nota Luca Businaro (nella foto), presidente di CertDolomiti - A oggi il tema della sicurezza è cruciale. Si pensi soltanto agli incidenti sul lavoro che purtroppo continuano a mietere vittime. Ci sono prodotti che possono realmente fare la differenza in tal senso salvando vite o comunque limitando di molto gli eventuali danni. La qualità made in Italy è universalmente riconosciuta, ma va certificata secondo le leggi. Per questo è fondamentale che un mercato di destinazione strategico come quello britannico non sia tagliato fuori a causa di stravolgimenti normativi facilmente superabili. Lo scopo con cui è nata CertDolomiti nel 2021, del resto, è proprio questo: garantire ai produttori italiani un valido strumento per preservare le esportazioni nel Regno Unito, assicurando la corretta marcatura degli articoli secondo le convenzioni previste in quell’area e una vasta gamma di test condotti all’interno dei nostri laboratori italiani».

(red.)

Corporate