Era stata presentata un anno fa sempre nella Capitale, a Palazzo della Cancelleria, presso il Museo di Leonardo Da Vinci, che, nato proprio in questo giorno e mese, ha ispirato l’iniziativa. E anche per la prima Giornata mondiale delle lenti a contatto si è scelta una sede prestigiosa, la Galleria del Cembalo di Palazzo Borghese, nel cuore di Roma. «Questa mobilitazione ha prodotto un risultato straordinario: 1.500 centri ottici italiani coinvolti. E gli stessi oculisti hanno dato voce alla campagna, alimentata anche dalla stampa - ha detto Filippo Pau (nella foto principale) alla platea di giornalisti, manager delle aziende, ottici optometristi e oftalmologi - L’obiettivo era aumentare la consapevolezza delle persone nei confronti delle lenti a contatto, già evidenziata dalla survey di Assottica del 2024, secondo la quale il 90% di chi non le usa è comunque interessato a farlo, se adeguatamente informato e supportato da un professionista della visione: del resto la mission della nostra associazione è migliorare la vita delle persone facendole vedere meglio».
All’evento romano erano presenti anche rappresentanti associativi dell’area ottico optometrica e della classe medica, che hanno confermato l’importanza di questo ausilio visivo, purché siano rispettate, oltre agli specifici ruoli, alcune regole chiave per la salvaguardia della salute oculare e per il comfort visivo dei portatori. «La lente a contatto è un punto d’incontro dei due mondi professionali e in certi casi l’unica soluzione compensativa, ad esempio negli astigmatismi elevati o nei cheratoconi - ha ricordato Teresio Avitabile, presidente di Siso - Ma la lac non è un gioco: va spiegato al paziente-cliente come deve essere utilizzata, rispettando soprattutto le regole fondamentali dell’igiene».
Andrea Afragoli ha sottolineato che Federottica ha subito aderito all’iniziativa di Assottica, perché crede nell’importanza di questo prodotto, che tuttavia va gestito con cura. «L’ottico svolge una duplice funzione al riguardo, commerciale e di applicazione, e soprattutto quest’ultima va seguita con attenzione – ha detto il presidente di Federottica - Una corretta gestione dell’ametrope è nelle nostre corde e oggi ci sono tante soluzioni contattologiche a disposizione, alcune delle quali risultano imprescindibili nei casi complessi».
A margine dell’incontro di Roma i vertici di Assottica hanno ribadito a b2eyes TODAY la soddisfazione per gli esiti della prima Giornata mondiale delle lac: i circa 1.500 centri ottici italiani aderenti erano di varie tipologie, alcuni di loro hanno coinvolto anche il territorio di riferimento diffondendo i messaggi della campagna. Non è escluso, inoltre, che in futuro l’iniziativa possa essere indirizzata direttamente al consumatore finale. Nel frattempo, oltre alla Spagna, capofila del progetto, che ha fatto da traino nei confronti non solo dell’Italia, ma anche per avere l’avvallo di Euromcontact, l’associazione europea dell’industria specializzata nel comparto, altri paesi sembrano interessati a farla propria: la Svizzera e quelli del nord Europa in primis (nella foto sopra, Filippo Pau con la giornalista del TG1 Valentina Bisti durante l'evento di martedì scorso alla Galleria del Cembalo di Palazzo Borghese).
Angelo Magri