Anche i centri oculistici privati ripartono: mai più i ritmi serrati di prima

È emerso sabato 23 maggio, in occasione di un webcast di EyeSee, testata di riferimento nell’oftalmologia italiana, con la diretta da cinque regioni di alcuni medici oculisti che hanno parlato dei problemi, delle soluzioni e delle questioni ancora aperte nel momento della riapertura dei loro studi

Anche l’oftalmologia italiana privata è ripartita con tutte le necessarie precauzioni. E proprio la ripresa è stata oggetto di discussione del webcast (nella foto, una fase dei lavori) di EyeSee che ha visto in collegamento gli oculisti Emilia Cantera da Roma, Massimo Camellin da Rovigo, Francesco Carones da Milano, Ugo Cimberle da Ravenna e Roberto Dossi da Torino confrontarsi su problemi, soluzioni e questioni ancora aperte in occasione della riapertura dei loro studi. Svariati e di grande attualità i temi discussi, dalla cronistoria delle misure adottate quando il virus ha iniziato a diffondersi alla decisione di chiudere del tutto o in parte, sino alle modalità di comunicazione con i pazienti in quel delicato momento.

Sulla fase della ripartenza sono stati centrali alla discussione i punti di domanda sui tamponi e i test sierologici, le misure di protezione e il distanziamento, la sanificazione degli ambienti e le decisioni da prendere tutt’oggi sull’opportunità o meno di eseguire o rinviare procedure differibili.  Molti gli spunti pratici sull’esecuzione degli esami diagnostici e di monitoraggio e unanime il consenso sull’insostituibilità degli stessi con la diagnostica a distanza, almeno allo stato attuale delle tecnologie. Hanno fatto seguito ipotesi e previsioni rispetto all’evolversi della situazione verso la fase tre, in cui si dovrà tenere conto della diminuzione del livello di guardia e del rischio della ripresa dei contagi.

Infine la domanda: come cambierà la vita di questa categoria di medici? Con la certezza che non si potranno più mantenere lo stesso flusso di pazienti e i ritmi serrati di prima, che i molteplici corsi e congressi “in presenza” non saranno più possibili, molto cambierà nei ritmi di vita, nelle priorità e nelle aspettative, anche di carattere economico, dei professionisti di questo settore. Sapersi adattare, trarre il meglio e scoprire le nuove opportunità di questa nuova normalità saranno le chiavi per affrontare con serenità il futuro è stato il pensiero condiviso dagli specialisti intervenuti: l'evento completo è disponibile sul sito di EyeSee.

(con la collaborazione di Michela Cimberle)

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