Zaccagnini: dal Congresso l’identikit dell’optometrista

L’identikit è stato tracciato dagli interventi di Mauro Frisani, Luigi Lupelli e Anto Rossetti, corroborato dalla dettagliata descrizione delle mansioni dell’optometrista laureato anglosassone, resa da Shehzad Naroo, e finalizzato a quello che Giorgio Righetti e Danilo Fatelli hanno indicato come obiettivo: il 1° gennaio 2018, quando lo Stato italiano consentirà di rimettere mano alle professioni sanitarie, per cui «si dovrà andare a battere i pugni sul tavolo per affermare anche nel nostro paese la figura dell’optometrista, funzionale al sistema sanitario nazionale dal punto di vista economico e sociale», hanno ricordato i responsabili dell’IBZaccagnini Vision Sciences Department.
Prima di questa tavola rotonda si sono alternati, nelle tre giornate anziché le abituali due dell’evento bolognese, i contributi di relatori e docenti italiani e internazionali, con focus sull’optometria e sulla contattologia. Gli organizzatori si sono rivelati molto soddisfatti soprattutto dei contenuti espressi da questa edizione, la diciannovesima, del Congresso Zaccagnini, seguita da un buon mix tra professionisti della visione giunti pressoché da tutta Italia e giovani diplomati o specializzandi in Optometria (nella foto, una delle sessioni del Congresso Zaccagnini 2016: da sinistra, Frisani, Lupelli, Righetti, Naroo e James S.W. WoIffsohn, vicepreside della Scuola di Scienze della Vita e della Salute alla Aston University).
A.M.

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