Scamuzzi: hipster e cosplayer per attirare nuovi clienti

«Abbiamo deciso di organizzare l’evento in concomitanza con la prima edizione della fiera Carignano Comics per sfruttare il grande afflusso di persone che avrebbe richiamato: un target giovane, in linea con l’iniziativa - spiega a b2eyes.com Fabrizia Scamuzzi, titolare del centro ottico insieme al marito Davide - Inoltre, visto che la manifestazione cittadina era dedicata al fumetto e al cosplay (termine che indica il travestirsi come il proprio protagonista preferito dei fumetti, dei videogame, dei telefilm o dei cartoni animati, ndr) abbiamo pensato che le nostre foto sarebbero state molto più spiritose e colorate con questi personaggi abbigliati in modo particolare: l’evento Don’t worry, be Hipster, infatti, prevede che i partecipanti scelgano un occhiale della collezione #WLP con cui farsi immortalare dietro una sagoma in cartone e con tutte queste persone in costume il risultato è stato davvero divertente» (nella foto, alcuni partecipanti di Carignano Comics che hanno preso parte all’iniziativa).
Per dare più visibilità all’evento il cartonato è stato collocato fuori dal negozio, dove una hostess e uno steward, vestiti in perfetto stile hipster, hanno fermato le persone spiegando di cosa si trattava. A tutti coloro che si sono fatti fotografare e hanno lasciato i propri dati, per postare gli scatti sulla pagina Facebook del centro ottico, è stato consegnato un voucher di sconto per un weekend per due. «A questo abbiamo deciso di abbinare un concorso – prosegue la professionista piemontese – e la persona la cui foto riceverà più “mi piace” vincerà anche un occhiale da sole». Per far conoscere l’iniziativa ai clienti Ottica Scamuzzi ha utilizzato soprattutto Facebook, oltre che cartoline di invito distribuite nelle settimane precedenti presso il punto vendita e realizzate da Oxo, come anche i coupon con lo sconto per il week end e i materiali di comunicazione per la vetrina, caratterizzata da due grandi baffi identificativi dello stile hipster. «Questo è stato il primo evento dell’anno, di solito ne facciamo almeno due o tre – conclude Scamuzzi - Siamo sempre molto contenti di organizzarli: hanno un costo e non è sempre chiaro nell’immediato se ci sia un ritorno o meno, ma sono un modo per “coccolare” i clienti oltre che per acquisire visibilità. È chiaro che essendo in un piccolo centro e non in una città abbiamo un riscontro diverso, più circoscritto, a meno che non ci colleghiamo a manifestazioni concomitanti che richiamano affluenza anche dall’esterno, come in questo caso: infatti, ci sono state oltre duecento persone che sono entrate in negozio e hanno lasciato i propri dati. Essendo una realtà presente da oltre cinquant’anni a Carignano, abbiamo una clientela storica e affezionata, ma domenica abbiamo anche avuto modo di farci conoscere da persone di Torino, per cui in prospettiva abbiamo di fronte una nuova fetta di potenziali clienti».
N.T.

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