La fase di transizione è confermata anche dall’indebitamento finanziarionetto, in crescita a fronte dei recenti investimenti strutturali, compensatituttavia dalla prima rata di 30 milioni di euro versata da Kering, sempre inmerito alla licenza Gucci. Redditività complessivamente stabile,invece, con l’utile lordo industriale che da gennaio a settembre 2016 haraggiunto 564 milioni di euro, in calo del 2,3% rispetto ai 577,4 milioni dieuro nello stesso periodo del 2015, mentre il margine lordo industriale èrimasto sostanzialmente in linea, al 60,1% delle vendite rispetto al 60,2% digennaio-settembre 2015. Nei primi nove mesi di quest’anno l’Ebitda (l’Ebitda ècalcolato da Safilo sommando all’utile operativo gli ammortamenti, ndr) digruppo «è stato influenzato da costi non ricorrenti di ristrutturazione pari a 6,4milioni di euro, principalmente legati alle iniziative di risparmio di costioperativi annunciate in marzo - si legge nella nota a consuntivo del CdA diSafilo Group del 9 novembre, che ha esaminato e approvato i risultati relativial terzo trimestre e ai primi nove mesi del 2016 – Escludendo queste poste,l’Ebitda adjusted del terzo trimestre 2016 è stato pari a 19,1 milioni di euro,in crescita del 30% rispetto all’Ebitda adjusted di 14,7 milioni di euro nelterzo trimestre 2015. Il margine Ebitda adjusted è aumentato al 6,6% dellevendite nette rispetto al 5,2% dello stesso periodo del 2015. Il risultatotrimestrale ha portato l’Ebitda adjusted dei primi nove mesi a 77,4 milioni dieuro, in linea con l’Ebitda adjusted realizzato nello stesso periodo del 2015.E anche il margine Ebitda adjusted è tornato in linea con lo scorso anno,all’8,2% delle vendite nette rispetto all’8,1%» (nella foto, la sede di SafiloGroup a Padova).
Safilo in transizione: cresce solo sui marchi in continuità
(red.)