«Il 2015, primo anno del piano strategico 2020, ha visto investimenti pari a 47,9 milioni di euro e incoraggianti progressi nella trasformazione del business attraverso il riequilibrio della strategia di marchio del gruppo, lo sviluppo della strategia commerciale di presidio dei mercati, il ridisegno della filiera produttiva e la trasformazione dei sistemi informativi - commenta nell’ultima trimestrale Luisa Delgado, amministratore delegato di Safilo Group - Il portafoglio delle nostre licenze strategiche ha continuato a produrre risultati eccellenti in termini di prodotto e di accoglienza delle collezioni da parte dei consumatori, registrando una crescita delle vendite nette a due cifre, mentre le performance dei nostri marchi di proprietà sono state disomogenee, influenzate principalmente dall’impatto ancora limitato della nuova organizzazione del business e delle nuove strategie di marchio. L’anno è stato positivo in termini di generazione di cassa, grazie alla buona gestione del capitale circolante, e il miglioramento della qualità delle vendite, un’azione di business sostenibile e processi aziendali più efficienti stanno consentendo al gruppo di rafforzare ulteriormente la leva finanziaria adjusted. Il 2016 sarà un altro importante anno di transizione, che comprenderà l’ultimo periodo della licenza Gucci, mentre ci attendiamo che prosegua la crescita del nostro portafoglio di marchi in licenza strategici, supportata da un’accelerazione dei nostri principali marchi di proprietà, e che si evidenzi un impatto sempre più marcato delle nostre iniziative di efficientamento dei costi e di trasformazione del business».
Lo scorso anno le vendite nette di Safilo sono state pari a 1,279 miliardi di euro: +8,5% a cambi correnti, mentre a cambi costanti sono risultate in linea con il 2014. Il margine industriale lordo 2015 è sceso dal 61% al 59,2% delle vendite, mentre il margine Ebitda adjusted è risultato pari all’8% rispetto al 10% del 2014. Safilo ha chiuso l’ultimo esercizio con un risultato netto adjusted di gruppo pari a 6,9 milioni di euro rispetto al risultato netto adjusted di 44,5 milioni di euro del 2014. «I risultati economici adjusted dell’anno non includono oneri non ricorrenti per un totale di 60,5 milioni di euro, relativi principalmente alla svalutazione dell’avviamento allocato al business in Far East e alla passività stimata per un contenzioso in corso con l’autorità Antitrust francese – precisa la nota - Nel 2015 il gruppo ha generato un free cash flow pari a 74,8 milioni di euro, riducendo ulteriormente l’indebitamento netto di gruppo a 89,9 milioni di euro rispetto ai 163,3 milioni di euro nel 2014 e la leva finanziaria adjusted a 0,9x da 1,4x. Questo riflette il continuo miglioramento del capitale circolante netto, i proventi derivanti dalla vendita di azioni detenute in una società collegata per 8,6 milioni di euro e la prima delle tre rate da 30 milioni di euro corrisposta a gennaio 2015 da Kering a titolo di risarcimento». Per il 2015 non verranno distribuiti dividendi agli azionisti di Safilo (nella foto, la sede del gruppo, a Padova).
(red.)