«Complessivamente, sebbene i dati del nostro comparto siano di gran lunga migliori rispetto all’andamento generale e a quello di alcuni settori del made in Italy a noi affini, come le calzature e l’abbigliamento, e alcuni studi internazionali prevedano una buona crescita nei prossimi anni sostenuta da una domanda importante per i prodotti del comparto, è bene mantenere un atteggiamento prudente, dovuto al quadro geopolitico ed economico internazionale, che potrebbe purtroppo portare a un ulteriore rallentamento», commenta nella nota a consuntivo dell’assemblea il presidente di Anfao, Cirillo Marcolin (nella foto).
La crescita tendenziale a valore fatta registrare dalle montature sole e vista da gennaio a marzo 2016 è stata, dunque, superiore al 6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, «quasi esclusivamente sostenuta dall’occhiale da sole», precisa la nota di Anfao, la quale ricorda anche come a rallentare sia stata soprattutto l’area asiatica, «mentre si confermano America ed Europa, anche se a tassi inferiori rispetto a quelli del 2015, e sul fronte emergenti si intravedono segnali di rallentamento in Asia e America Meridionale, soprattutto in Brasile». Per quanto riguarda il mercato interno, «i dati a nostra disposizione che misurano il sell in sembrano confermare ancora una buona ripresa dei consumi, sia del comparto sole sia di quello del vista», si legge ancora nel comunicato.
Sofferenza, cambiamenti e opportunità: sono le parole chiave utilizzate da Marcolin per descrivere la recente crisi. «Siamo convinti che il nostro settore abbia tenuto e lo confermano gli straordinari numeri registrati nel 2015, poiché le aziende associate hanno lavorato su alcuni punti di forza tradizionali, su cui abbiamo impostato le azioni anche per il futuro: internazionalizzazione, specializzazione e differenziazione, ricerca di nicchie di mercato ad alto valore aggiunto, made in Italy e qualità certificata – conclude il presidente di Anfao nella nota - Il tutto con una forte valenza del territorio».
(red.)