Certo d’inverno gli occhiali da sole si portano poco, ma non così poco come all’ultima Fashion Week milanese. Spesso sono fumé, abbastanza ampi per l’uomo etnico-eclettico di Gucci. Metallici e con lenti sfumate anche per il sicilian cowboy di Dolce & Gabbana. Il cowboy del Sinis, proposto da Antonio Marras, invece, li preferisce sempre metallici, tondi, ma più scuri. Ha lenti scurissime per difendersi dai riflessi dei ghiacciai l’eyewear del viaggiatore-chic del Ladakh proposto da Missoni. Nerissima la montatura, nerissima la lente nell’unico paio sulla passerella di Ermenegildo Zegna. Grandi e a goccia da Brioni. Forme anni 40 da Ferragamo con la linea omaggio a Egon Schiele. Hanno il ponte e lenti nere gli occhiali di Trussardi, che ha fatto indossare parte della collezione da giovani musicisti nelle sale della Pinacoteca di Brera. Da Dirk Bikkembergs solo due modelli portano occhiali e uno è in smoking.
Se le montature da sole non sono state moltissime, in compenso piuttosto numerose quelle da vista: le porta l’uomo di Canali, così come il dandy in sartoriale mimetico dell’inglese Helen Anthony, che ha chiuso le sfilate. Armani per Emporio punta sui sunglasses con paraocchi laterali da rocciatore, sempre in metallo, per Giorgio Armani alterna i modelli da sole a quelli da vista (nella foto, a sinistra), piccoli, tondi, in acetato beige. Lucio Vanotti (nella foto, al centro), che ha sfilato nel teatro Armani, ha mandato in passerella uomini e donne con occhiali metallici dalle lenti con una leggerissima sfumatura. Alla presentazione di Woolrich tutti i neo-preppy boys avevano montature da vista (nella foto, a destra).
L.E.