Milano dice no alla contraffazione

L'iniziativa si inserisce nella più ampia strategia delle Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione-UIBM volta a informare sia i cittadini che le imprese sulle problematiche legate al mercato del falso e ha previsto nelle due giornate di ieri e l’altro ieri la distribuzione di gadget, volantini e materiale ad hoc presso un apposito infopoint allestito in piazza Cordusio. L'obiettivo è la sensibilizzazione dei cittadini milanesi sui rischi legati alla contraffazione tra i quali si riconoscono il danno economico per il paese, le connessioni con la criminalità organizzata, danni alla salute dei consumatori e l’aumento della disoccupazione. «È stato un grande successo. Abbiamo ricevuto molte adesioni da parte dei cittadini milanesi, soprattutto adulti, che sono venuti a visitare il nostro stand incuriositi e decisi a manifestarci il loro appoggio- dice Sara, una giovane ragazza universitaria che ha appoggiato la causa della lotta alla contraffazione e che era tra le addette alla distribuzione delle brochure e dei volantini inerenti all’argomento - C’è stata anche qualche voce fuori dal coro che ha urlato alla bufala, in quanto ha sostenuto che i primi contraffattori sono proprio le grandi griffe italiane». I dati sulla contraffazione relativi al biennio 2008/2009 recentemente divulgati dalla Direzione Generale in occasione della Giornata Nazionale Anticontraffazione, indicano la Lombardia quale regione capolista nelle azioni di sequestro di prodotti contraffatti, seguita da Lazio e Campania. Il mercato del falso solo nel 2008 ha, infatti, generato 7,1 miliardi di fatturato, 130.000 posti di lavoro sottratti all’economia regolare e 5,3 miliardi di gettito fiscale in meno nelle casse dello Stato.

V.G.

 

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