Il Simposio “Vista e Conoscenza. Saper Guardare per Poter Vedere”, realizzato da Fondazione Insieme per la Vista Onlus e Istituto della Enciclopedia Italiana Fondata da Giovanni Treccani, ha avuto come protagonista il ministro Maurizio Martina. «Uno dei più giovani membri del governo che si è dimostrato di grande efficacia – ha sottolineato Matteo Piovella, presidente Soi, in apertura – È straordinario averlo qui». Il politico lombardo ha coinvolto i medici oculisti in un progetto di ampio respiro che ha preso vita subito dopo la chiusura di Expo, l’esposizione universale che si è svolta a Milano da maggio a ottobre.
«Trovo assolutamente decisivo e sfidante per il Governo l’argomento alimentazione e visione, soprattutto in concomitanza con la chiusura di Expo, evento che ci ha fatto comprendere su quali versanti dobbiamo intervenire e investire le nostre risorse – ha spiegato il titolare del dicastero delle Politiche agricole, alimentari e forestali – Abbiamo già individuato alcuni interessanti passaggi tra cui la strettissima relazione tra stile di vita e corretta alimentazione, fra nutrizione e salute, che oggi richiama alla responsabilità in diverse iniziative». A proposito di post Expo Martina ha ricordato il progetto che è stato lanciato. «Negli spazi espositivi che hanno accolto la manifestazione l’Italia può, infatti, iniziare a pensare a una propria strategia di rafforzamento delle scienze umane, in collegamento con altre sfide che solo il nostro paese può affrontare in ambito interdisciplinare, come emerge anche dall’approccio che voi avete avuto durante queste giornate congressuali, ad esempio, nella relazione con un ministero come il mio o con istituzioni come Treccani – ha aggiunto il ministro al Congresso Soi – Sono, infatti, pochi i paesi in grado di svolgere un’attività di questo tipo, in grado di intrecciare tecnologia, cultura, innovazione, cibo, nutrizione e stili di vita. Il piano strategico si chiama Italia 2040, un programma sperimentale interdisciplinare cui voi siete chiamati a partecipare in un percorso di lavoro comune: da qui ai prossimi mesi possiamo trovare un modo per collaborare, in particolare su questo obiettivo che vede protagonista l’eredità di Expo» (nella foto, da sinistra: Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, Martina e Piovella).
F.T.