Il “virus dei Ray-Ban”, secondo quanto riportato da numerosi quotidiani, circola su Facebook già dal 2012 e in varie versioni: in precedenza i post alludevano a sconti eccezionali applicati esclusivamente quel giorno, poi hanno fatto capolino i falsi eventi benefici. Il virus si presenta sotto forma di una notifica inviataci da uno dei nostri amici che ci invita a partecipare a una “Asta di beneficenza di Ray-Ban dell’Italia”, organizzata da “L’azienda di Ray-Ban”, grazie alla quale si dovrebbero poter acquistare montature del marchio ad appena 19,90 euro, metà dei quali devoluti a sostegno di bambini bisognosi. Cliccare sul post del finto evento, però, infetta la pagina Facebook, il malware si appropria dei contatti nella rubrica e pubblica sui profili degli amici gli stessi messaggi pubblicitari falsi facendo estendere la truffa a macchia d’olio. Il link da seguire inoltre non porta al sito ufficiale di Ray-Ban, ma a un falso rbpaw.com (nella foto, l'homepage), che ovviamente, pur abilmente camuffato, non ha nessun legame con il marchio.
«Luxottica è attiva da tempo nel contrastare in generale il fenomeno della contraffazione e nel tutelare i clienti e i consumatori finali dei suoi prodotti e marchi nel mondo», commentano in proposito a b2eyes.com da Luxottica. Tale impegno, come si legge del resto sul suo sito corporate, che dedica una sezione proprio a questo tema, si articola in una serie di azioni svolte da un dipartimento interno dedicato che coinvolgono l’intera organizzazione a livello mondiale. Si va dalla protezione della proprietà intellettuale, attraverso la registrazione e il mantenimento di marchi e brevetti nel mondo, alla creazione di una rete di controllo globale in collaborazione con le istituzioni locali specializzate per intercettare i prodotti falsi in dogana e contrastare legalmente tutta la filiera produttiva illecita, dalla supervisione dei fornitori al monitoraggio del traffico di beni contraffatti tramite internet. Anche i clienti hanno un ruolo fondamentale, segnalando giornalmente attraverso sito web, social media e altri contatti i casi in cui sono coinvolti e sui quali si attivano subito i necessari accertamenti. «Nello specifico caso di Facebook – precisano al nostro portale dalla società di eyewear - le iniziative ulteriori e specifiche che Luxottica ha attivato per contrastare questo fenomeno e per tutelare clienti e consumatori finali sono, in sintesi: il costante monitoraggio del fenomeno, l’individuazione degli eventi, l’identificazione degli autori, la chiusura dei post degli eventi, il blocco dei profili falsi utilizzati, e l’identificazione e blocco dei siti web correlati agli eventi dove si perfezionano le transazioni di prodotti falsi».
N.T