La professione? Spetta al legislatore riformarla, non ai giudici

«Se un problema non viene affrontato e risolto dal legislatore, con unvuoto normativo, per di più in un settore tecnico come il vostro, è pressochéinevitabile che possa portare a interpretazioni diverse. E poi siamo neldiritto penale, in realtà abbiamo bisogno di una regolamentazione delle professioni,delle varie competenze tecniche: occorre quindi una definizione legislativadella competenza professionale. Il tutto non per difendere gli orticellidell’una o dell’altra categoria, ma per dare garanzie all’utente finale sulservizio che gli viene offerto». Oberdan Forlenza, Consigliere di Stato, giàsostituto procuratore a Napoli, ha così spiegato le possibili incongruenze chepossono sorgere tra una sentenza della Cassazione e l’altra. Nella stessaoccasione Palombi ha parlato espressamente di un errore giudiziario in meritoalla sentenza Biondi e del fatto che «oculisti e optometristiin Italia lavorano generalmente in simbiosi, ma ci sono casi singoli che creanosconcerto in tutta la categoria», auspicando che «bisogna lavorare bene, noncon la spada di Damocle della denuncia penale». 

Forlenza e Palombi,insieme ad alcuni esperti italiani di optometria, all’oftalmologo GiuseppeGhilotti e ad altri uomini di legge, tra cui Carlo Amatucci, docente di DirittoCommerciale a Scienze Politiche, il dipartimento dell’ateneo napoletano che haospitato l’evento, e l’avvocato partenopeo Franco Tortorano, hanno dedicatoun’intera giornata di lavori alle competenze dell’optometria nel trattamentodelle disfunzioni visive, tema del primo convegnonazionale di regolamentazione dell’optometria. Il pubblico era composto da unasessantina di addetti ai lavori, in particolare ottici e optometristiprovenienti da tutta Italia. Totale assenza, invece, dei vertici delle maggioriassociazioni sindacali, professionali e scientifiche della categoria, fattaeccezione per esponenti delle territoriali di Federottica, come Paolo Carelli,Michele Schirone e Sergio Prezzi, quest’ultimo intervenuto anche in qualità direlatore, ma tutti in veste personale (nella foto, una fase dei lavori delconvegno di Napoli, all’interno dell’Aula Spinelli a Scienze Politiche).
A.M

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