Alla base della decisione di De Rigo Vision (nella foto, la sede), comunicata settimana scorsa ai sindacati di categoria e ai rappresentanti dei lavoratori, c’è la perdita, avvenuta nel 2015, di due licenze, Zegna, passata a Marcolin, e Givenchy, ora a Safilo, che ha causato un calo delle commesse. «Inizialmente De Rigo aveva annunciato la mobilità per 108 lavoratori sui circa 900 complessivi – spiega a b2eyes.com Denise Casanova, segretario della Filctem Cgil di Belluno – Durante una serie di incontri abbiamo chiesto e ottenuto dal gruppo di non procedere con la mobilità standard, ma di optare per una mobilità volontaria: sostanzialmente saranno i dipendenti, giunti, ad esempio, in età pensionabile o decisi a fare altro nella vita, a scegliere spontaneamente, entro il prossimo 30 aprile, di uscire dall’azienda; in un secondo momento, si discuterà, invece, di eventuali ammortizzatori sociali».
L’azienda al momento preferisce non rilasciare dichiarazioni ufficiali al riguardo, ma conferma la volontà di procedere con gli esuberi volontari, dietro un incentivo concordato con il sindacato di 10 mila euro per dipendente.
F.T.