Innovazione, atmosfera coinvolgente e accogliente, ma soprattutto un’anima: sono le caratteristiche che dovrebbe avere sempre e comunque un centro ottico. Di certo sono le prerogative per aspirare al titolo di Bestore, prima edizione del concorso di Mido per premiare i negozi di ottica italiani ed esteri distintisi per originalità. Sarà una giuria internazionale di esperti, non solo appartenenti al settore di riferimento, ma anche a quello del marketing e del visual merchandising, a decretare, fra tanti, il miglior punto vendita a livello mondiale, in termini di concept espositivo, di interazione con il cliente, di interior design e di comunicazione.
Nella commissione ci sarà anche Dante Caretti (nella foto, tratta da rai.it) direttore artistico del Mido Design Lab. «In questo ambito sicuramente hanno una marcia in più i professionisti stranieri – spiega a b2eyes.com Caretti – All’estero gli ottici fanno più ricerca: da noi ci si concentra molto sulla strumentazione, investendo migliaia e migliaia di euro, mentre si lascia in secondo piano l’arredamento del punto vendita, spesso fatto fare da qualche azienda: purtroppo il risultato è che i negozi sembrano tutti uguali. Ma oggi la tendenza sta decisamente cambiando, anche se in ritardo rispetto al resto dell’Europa, e in giro per l’Italia ho visto store bellissimi».
Quali caratteristiche deve avere un centro ottico per partecipare a Bestore? «Deve avere qualcosa da dire – rivela l’esperto di eyewear di design – Non deve essere uno stereotipo, ma possedere l’imprinting del proprietario». Anche il metro di giudizio è in linea. «Voterò i negozi in cui traspaiono ricerca e passione e non per gli investimenti fatti», sottolinea Caretti. Per partecipare è necessario presentare al più presto la propria autocandidatura sul sito internet di Mido, nella sezione Visitatori-Registrati Bestore, caricando una selezione di immagini rappresentative del proprio spazio e descrivendone i plus.
F.T.