Obiettivo dell’incontro è stato non solo spiegare il concept e le fasi della realizzazione di Eye Style Day, ma anche dare all’ottico degli input a percorrere la via degli eventi come importante leva strategica della propria attività. Uno degli assunti di base da cui sono partiti Nico Caradonna e Angelica Pagnelli è che lo stesso prodotto si può trovare in più punti vendita, il vero valore aggiunto è rappresentato dai servizi. E il servizio è anche l’evento. «Quello moderno è un mercato complesso, contraddistinto da una crisi che pare non voler finire, ma che rappresenta anche un’opportunità per chi cerca e vuole fare qualcosa di diverso – ha detto Caradonna – L’importante è avere la curiosità e il coraggio per cambiare strategia non adagiandosi sempre nei medesimi schemi. La professione dell’ottico è cambiata molto, è fondamentale capirlo oggi prima che sia tardi». L’ottico pugliese ha così ripercorso con Pagnelli come dall’incontro delle loro due creatività e professionalità sia nata l’idea che ha portato a un aumento della notorietà dei brand di entrambi, con risvolti positivi che perdurano nel tempo. Per un’operazione di questo tipo è emerso dall’incontro che è necessario rispettare degli step e avere chiara in mente la strategia, dalla definizione del budget all’individuazione del network di professionisti con cui collaborare al tipo di clienti da coinvolgere fino ai canali di comunicazione più idonei, ma ciascuno può identificare la propria strada, a seconda della tipologia del proprio centro ottico e soprattutto delle proprie passioni. «Perché anche gli eventi devono essere tailor made», ha affermato Pagnelli.
Nel corso dell’incontro è stato anche dato un esempio pratico di quella che è stata la consulenza di stile nel centro ottico, attraverso l’analisi del difetto visivo, delle esigenze di vita, del guardaroba esistente, dello stile, della zona occhi e del volto oltre che dei colori per arrivare alla scelta delle montature e delle lenti. «Abbiamo voluto sviluppare la parte pratica per mostrare la sinergia che sviluppa con l’ottico», hanno concluso i due professionisti, sottolineando così come dall’integrazione delle reciproche competenze nasca il risultato ottimale anche per il cliente.
N.T.