«Harvey è stato la persona che dagli Stati Uniti ha aiutato più di tutti la nascente Optometria in Europa aprendoci le porte di tutte le istituzioni della nostra professione negli Usa – commenta a b2eyes.com Jeff Longoni, uno dei pionieri dell’Optometria in Italia e profondo conoscitore sia del mondo optometrico americano sia del professionista recentemente scomparso - È stato uno di quegli uomini senza i quali sarebbe stata impossibile la trasmissione delle conoscenze in Optometria». Dopo aver studiato al Pennsylvania College of Optometry, Harvey Mark Rosenwasser ha praticato la professione optometrica per circa quarant’anni a Philadelphia, prima di ritirarsi in Florida, nel 1999, dove è mancato pochi giorni fa, nella sua casa di Key Biscane. Tra le sue attività spiccano quella di membro del National Board of Examiners in Optometry e i due libri che scrisse, uno dei quali con la figlia Beth.
Sul proprio sito web Gianni Rehak, altro pioniere dell’optometria in Europa, ricorda così Rosenwasser. «La Società d’Optometria d’Europe fu fondata da 38 persone tra cui 5 Italiani. Tutti parlavano una lingua diversa. Erano, è vero, 38 dilettanti ma con le idee molto chiare e un obiettivo preciso: cercare e trovare esperienza e un aiuto intellettuale tra le Associazioni e le Università degli Stati Uniti d’America dove la professione era già affermata e l’insegnamento a livello universitario – scrive Rehak - Gli americani risposero subito e con grande entusiasmo. In pochi mesi la S.O.E. era nota e aveva amici in tutti gli Usa. Fra gli amici, e non sapevamo ancora quanto ci sarebbe stato prezioso, ci scrisse poche righe Harvey Rosenwasser O.D. con alcuni suggerimenti che, messi in opera, si dimostrarono essenziali. Grazie al lavoro di Harvey che organizzò un gruppo, A.C.E.O.S., cioè l’American Colleagues of European Optometry Society, la S.O.E. ebbe centinaia di soci nei paesi di lingua inglese e divenne nota e stimata in campo intercontinentale. Harvey, tra l’altro, collaborò all’istituzione dell’Intercontinental College of Behavioural Optometry. Partecipò a tutti i congressi S.O.E. nonostante lavorasse e vivesse a Philadelphia. Fu un attivo collaboratore di tutti i presidenti S.O.E. cui diede la propria esperienza professionale: fu uno dei docenti del famoso Summer Course of Optometry organizzato dalla S.O.E. Oltre a questo, le sue grandi abilità diplomatiche (parlava bene francese, tedesco e spagnolo) si dimostrarono utilissime in innumerevoli situazioni. Va ricordato che la S.O.E. agiva con i suoi associati in ben sette lingue, poiché, per statuto, ogni associato aveva diritto di esprimersi ed essere informato nella sua lingua».
Rehak ricorda che Rosenwasser divenne addirittura vicepresidente della Società d’Optometria d’Europa, dal momento che i vicepresidenti erano quattro, uno per lingua. «Insieme percorremmo un periodo di interessante e costruttiva collaborazione sia professionale sia associativa - scrive sempre Rehak - Sul piano personale possiamo dire che Harvey Rosenwasser fu un uomo con la “u” maiuscola. Un giusto, molto intelligente, da tutti stimato e, dai suoi amici, molto amato. Un “Talleyrand” dell’Optometria» (nella foto, gentilmente concessa da Gianni Rehak: Rosenwasser al Congresso S.O.E. di Ginevra, tra il presidente e fondatore, Jean Thiriart, a sinistra, e l’optometrista svizzero Roberto Francioli).
(red.)