Addio a Lovisolo, oculista che ha creduto nell’ortocheratologia

«Ne sentiremo sicuramente la mancanza sia come amico sia come professionista - afferma a b2eyes.com Salvatore Pintus, docente del corso di laurea in Ottica e Optometria all’Università di Torino - Era ancora molto giovane e nell’età in cui si ha l’esperienza e il desiderio di conoscere ancora di più». Pintus è molto scosso: con Carlo Lovisolo (nella foto) ha collaborato, insieme ad altri esperti di spicco, alla pubblicazione, tra il 1993 e il 1998, di due libri. «È stato uno dei primi oftalmologi europei a interessarsi alla moderna ortocheratologia con la lente a contatto notturna, per contrastare la progressione della miopia in età evolutiva, argomento sul quale era stato intervistato anche dal Tg5 nel 2014 - ricorda ancora Pintus - Significativa è risultata anche la collaborazione con il settore dell’ottica e dell’optometria: era sempre disponibile a partecipare ai nostri convegni con i suoi interessanti interventi». Lovisolo è stato, infatti, attivo nella produzione scientifica e ha spesso aderito a iniziative, congressi, pubblicazioni e associazioni scientifiche promosse da ottici e optometristi.
«Il vuoto che lascia Lovisolo è grande, come amico e come compagno di tante avventure professionali - commenta al nostro portale Antonio Calossi, docente del corso di laurea in Ottica e Optometria all’Università di Firenze - È sempre stato vicino al mondo dell’optometria, senza mai prestare il fianco a sterili polemiche». Anche l’optometrista toscano ricorda l’entusiasmo dell’oculista per l’ortocheratologia. «La prima volta che ne parlammo, una decina di anni fa, era scettico, ancora disinteressato a un argomento che non aveva mai considerato attinente alla sua pratica clinica - continua Calossi - Questo non gli ha impedito di rendersi subito disponibile per uno studio clinico sugli effetti di questa tecnica che allora non era del tutto accettata e compresa. Di fronte all’evidenza dei risultati è diventato uno dei maggiori promotori dell’ortocheratologia in campo oftalmologico, seguendo in prima persona oltre mille ragazzi corretti con questa tecnica e portando i suoi risultati nei più importanti convegni internazionali. È stato, inoltre, il primo chirurgo refrattivo a parlare di questa tecnica al congresso dell’American Academy of Ophthalmology».
Classe 1961, Lovisolo era il direttore dei Centri di Chirurgia Oculare Quattroelle, da lui fondati nel 2000. Formatosi professionalmente nella fase pionieristica delle tecniche di correzione dei difetti visivi con laser a eccimeri, alla fine degli anni Ottanta, presso il Centro Ambrosiano di Microchirurgia Oculare diretto da Lucio Buratto, nel 1995 è diventato responsabile scientifico del centro Vista Vision di Milano, il primo centro laser open access europeo. Era, inoltre, sperimentatore delle tecniche e utilizzatore della strumentazione d’avanguardia: tra le ultime, la correzione laser dell’astigmatismo irregolare mediante link topografico e le applicazioni dell’ecografia ad alta frequenza. Possedeva una delle casistiche più ampie al mondo di impianto di Iol fachiche, di lenti intraoculari per la correzione della miopia, dell’astigmatismo e dell’ipermetropia elevata e dei segmenti intrastromali per la cura del cheratocono.
F.T.

Lenti a contatto