Com’è ormai tradizione, le due giornate di lavori congressuali saranno arricchite da tre momenti di approfondimento di temi connessi con le discipline protagoniste del Congresso.
Il 10 febbraio è in programma il workshop dal titolo “L’insegnamento delle discipline optometriche in Inghilterra a confronto con quanto accade in Italia e sulle possibili future sinergie”: a presentare la realtà inglese saranno docenti e ricercatori della Aston University di Birmingham, mentre lo stato dell’arte dell’optometria in Italia sarà rappresentato da Anto Rossetti e Fabrizio Zeri.
L’11 febbraio si terrà, invece, la tavola rotonda del Registro dell’Optometrista Magistrale sul tema “L’optometrista verso l’autoregolamentazione e la certificazione”. «La tavola rotonda affronterà le implicazioni normative e le evoluzioni possibili per la professione optometrica e a discuterne saranno Angelo Deiana del Colap, Roberto De Pari di Aicq-Sicev, Giorgio Righetti e Pietro Gheller per il Consorzio del Registro dell’Optometrista Magistrale e Danilo Fatelli di Consulter», spiega un comunicato dello Zaccagnini.
Sempre l’11 febbraio i lavori congressuali si concluderanno nel pomeriggio, con il seminario “La miopia e la terapia visiva funzionale”, tenuto da Roberto Kaplan. «Il Congresso sarà un importante momento di approfondimento sulle anomalie e i difetti visivi che compaiono negli individui nell’intero corso della loro vita, analizzate e presentate con un approccio interdisciplinare che mette a confronto tutto il sapere in materia – sottolinea la nota - A tenere le relazioni saranno alcuni ricercatori e docenti internazionali di grande livello scientifico e notorietà e docenti e professionisti italiani dell’oftalmologia, psicologia e dell’optometria (nella foto la tavola rotonda di una delle ultime edizioni del Congresso bolognese).
(red.)