Voltini: Federottica dovrebbe occuparsi dei veri problemi della categoria

«Negozi di ottica all’interno dei quali operano diverse centinaia di ottici professionisti, vale a dire, ancora una volta, dei colleghi, come me e come quello di Bologna, tutti aventi, credo, pari dignità professionale e degni del medesimo rispetto – aggiunge Daniele Voltini (nella foto) - Questa, lo ripeto, è la legge del mercato in un mercato concorrenziale, ove proprio la concorrenza è valore da tutelare a tutto vantaggio dei consumatori, acquirenti finali dei prodotti; sarà il cliente infatti che sceglierà il proprio negozio e credo sia giusto così. La concorrenza è un valore che non deve e non può essere intaccato da logiche corporative o lobbistiche. In un mercato in cui qualsiasi tabaccaio, farmacia, ipermercato, negozio di abbigliamento o di articoli sportivi, vende occhiali sia da vista sia da sole, lenti a contatto, liquidi, ecc centinaia, se non migliaia, di milioni di euro che escono dal canale ottico specializzato, credo che battaglie ben più nobili possano essere combattute, come la sensibilizzazione del cliente finale sul controllo periodico della vista o sull’utilità di proteggere i propri occhi utilizzando filtri solari adeguati oppure la possibilità di vedere accreditato l’ottico per rilasciare certificati per la patente, il riconoscimento di un percorso formativo accreditato (Ecm) e, prima fra tutte, la battaglia per sostenere la professionalità degli ottici rispetto agli altri canali distributivi. È auspicabile che Federottica, insieme alle altre associazioni di categoria, torni a occuparsi dei suoi fini istituzionali, vale a dire le problematiche generali del settore, aiutando la diffusione della cultura specifica e facendo le giuste battaglie a favore della categoria. La libera concorrenza, per favore, la lasci al mercato».
(red.)

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