Stone Island cresce in Italia e punta all’estero per gli occhiali

«Stone Island è nato negli anni ’80 dei “paninari”, ma siamo riusciti a rinfrescare il target dei consumatori e oggi anche le nuove generazioni ci apprezzano», ha detto Rivetti a pambianco.it. Un successo confermato nel trentennale della fondazione del brand soprattutto dalle cifre. «Chiuderemo l’anno in crescita del 16% a 59 milioni di euro, consolidando un trend che ha visto incrementare il nostro ordinato del 76% negli ultimi tre anni – ha affermato Rivetti – E gli ordini per la prossima primavera estate, in aumento del 15,4% con un +10,2% in Italia e 18,2% nei mercati esteri,confermano che la tendenza proseguirà».
Uno dei business in cui Stone Island ha debuttato è proprio l’occhialeria con EG Brands, società bergamasca che fa capo all’holding EGFinance, nata all’inizio del 2012, proprio in concomitanza con l’acquisizione della licenza Stone Island. L’idea è venuta al direttore generale di EG Brands, Claudio Ricci. Già agente in Luxottica, direttore commerciale in Moa Ottica e proprietario di una propria linea di occhiali, Ricci è approdato a questa nuova avventura. «I modelli (nella foto, un occhiale da sole) vengono disegnati insieme alla proprietà Stone Island, unendo il nostro know how nel settore dell’occhialeria e i valori legati al brand – ha detto ancora Ricci – L’obiettivo di EG Brands è di entrare in nuovi mercati esteri, oltre al nord Europa, dove il marchio è già particolarmente forte per quanto riguarda l’abbigliamento». L’intervista completa dedicata alla nuova partnership sarà presente sul numero di novembre di Glasses and Fashion, in uscita lunedì 12 novembre, in allegato a Il Sole 24 Ore.
(red.)

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