A Safilo restano solo le banche

Secondo i dati diramati da Safilo, anche nel secondo trimestre 2009 il sole di alta gamma è stato il segmento che ha sofferto di più. Certamente più del vista, che ha registrato sì una flessione, ma contenuta. In generale, si è avuta la conferma dell’orientamento di acquisto da parte del consumatore finale verso prodotti più accessibili. «Le collezioni del marchio di proprietà Carrera hanno continuato a registrare performance al di sopra delle aspettative, accelerando ulteriormente, nel trimestre, la crescita e la conquista di ulteriori quote di mercato – recita la nota - Il mercato americano, in virtù della maggiore esposizione ai prodotti da vista e a un’offerta di prodotti in grado di raggiungere fasce di consumatori più ampie, si è mantenuto stabile, mentre la performance registrata nel semestre sul mercato europeo e quello asiatico è stata debole». Secondo l’amministratore delegato, Roberto Vedovotto (nella foto), «in questo contesto, il lieve miglioramento della performance operativa (il margine industriale lordo si è attestato al 58,9% delle vendite contro il 58,6% del primo semestre 2008, ma il risultato netto è stato negativo di 7,9 milioni di euro rispetto all’utile di 21,1 milioni di euro di gennaio-giugno 2008, ndr) e la limitata perdita di fatturato rispetto al primo semestre dello scorso anno (562,1 milioni di euro, -11,7%), devono essere di stimolo al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti, anche attraverso la continua implementazione di tutti i progetti individuati nell’ambito dei processi produttivi, dell’organizzazione commerciale, dei rapporti con i nostri clienti e del posizionamento competitivo di prodotto».
Nell’ultima seduta il Consiglio d’Amministrazione ha, inoltre, dato mandato allo stesso Vedovotto «di continuare a lavorare in coerenza con la strategia industriale del gruppo e con il supporto di tutti gli stakeholder, sulle diverse iniziative volte al rafforzamento della struttura patrimoniale e finanziaria dell’azienda».
A.M.

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