Safilo: più liquidità, ma la redditività langue

Nei primi nove mesi dell’anno Safilo (nella foto, la sede di Padova) ha registrato un Free Cash Flow di 66,8 milioni di euro, riducendo, per la prima volta, l’indebitamento netto sotto la soglia dei 100 milioni di euro, a 97,1 milioni. «Questo riflette il continuo miglioramento del capitale circolante netto, i proventi derivanti dalla vendita di azioni detenute in una società collegata e, come evidenziato in precedenza, la prima delle tre rate da 30 milioni di euro corrisposta a gennaio 2015 da Kering a titolo di risarcimento – si legge nell’ultima trimestrale di Safilo Group - Nel terzo trimestre il Free Cash Flow è stato pari a 15,1 milioni di euro rispetto a un flusso negativo di 3,9 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno. Il capitale circolante netto ha continuato a migliorare, liberando risorse per 12,3 milioni di euro contro i 3,7 milioni di euro nel terzo trimestre 2014, grazie a uno stretto controllo sull’aumento stagionale delle scorte e al costante miglioramento dell’incasso dei crediti commerciali».
Le note negative riguardano gli indicatori della marginalità. L’Ebitda adjusted dei primi nove mesi del 2015 è stato di 77,4 milioni di euro, in diminuzione del 10,3% rispetto agli 86,3 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2014, attestandosi all’8,1% delle vendite rispetto al 9,9% di gennaio-settembre 2014. Inoltre il risultato netto adjusted di gruppo è stato pari a 12,4 milioni di euro, in calo del 63,5% rispetto ai 33,9 milioni di euro dei primi nove mesi del 2014. Tuttavia, il gruppo «per la prima volta nell’anno ha registrato un aumento nel terzo trimestre pari all’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente - precisa la nota di Safilo - Il margine Ebitda adjusted è stato pari all’8,1% dei ricavi nei primi nove mesi e al 5,2%, nel terzo trimestre dell’anno: quest’ultimo periodo ha mostrato un certo miglioramento nella leva operativa rispetto alla prima parte dell’anno, in presenza di una più moderata crescita degli investimenti in nuove campagne pubblicitarie e di prodotto, così come sono risultati più visibili i benefici derivanti dalle azioni di efficientamento. Escludendo l’impatto negativo dei cambi e delle licenze cessate nel terzo trimestre, sia il margine lordo sia il margine Ebitda sono migliorati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno».
(red.)

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