Safilo, il made in Italy conterrà i licenziamenti?

L’accordo è stato raggiunto sul presupposto che il “made in Italy” rappresenta e sempre rappresenterà il cardine delle capacità produttive di Safilo. «Con l’obiettivo di ricercare tutte le possibili soluzioni volte a ridurre l’impatto sociale degli esuberi, si è raggiunto un accordo che prevede come misura fondamentale e innovativa un ampio ricorso allo strumento della solidarietà per un periodo di 24 mesi – si legge nel comunicato di Safilo - Tale soluzione è funzionale al piano industriale complessivo dell’azienda, che prevede un’evoluzione del modello produttivo e dell’organizzazione del lavoro con un significativo aumento del livello di flessibilità, insieme a una serie di azioni di recupero dell’efficienza attraverso programmi di formazione e riqualificazione del personale e attraverso un piano di investimenti selettivi». Secondo i media locali gli esuberi scenderebbero a 670 rispetto ai 1.000 annunciati lo scorso maggio a seguito del mancato rinnovo della licenza Armani: il dato, tuttavia, non viene al momento confermato dall’azienda padovana.
Entro il mese di giugno le parti chiederanno la convocazione presso il ministero del Lavoro per la sottoscrizione del verbale di accordo che consenta di avviare formalmente la richiesta per il contratto di solidarietà, strumento che comporta la riduzione dell’orario giornaliero e il conseguente calo dello stipendio, secondo quanto disposto dalla vigente normativa in materia.
F.T.

 

Fashion