Safilo: i ricavi calano, la marginalità crolla

«La performance delle vendite riflette, da un lato, l’impatto negativo dei marchi che non fanno o non faranno più parte del portafoglio del gruppo, dall’altro il trend positivo dei brand in continuità, in crescita dell’1% a cambi costanti grazie alla solida performance nei mercati principali, mentre è risultato disomogeneo l’andamento nei mercati emergenti», si legge nella nota con i principali indicatori di performance economico-finanziaria approvati nei giorni scorsi dal Consiglio di Amministrazione di Safilo Group (nella foto, la sede, a Padova). Più contenuto il decremento dei ricavi in Europa, pari a 130,1 milioni di euro (-1,7% a cambi costanti), e con le vendite realizzate dai marchi in continuità aumentate del 3,6%, mentre è stata l’Asia a far registrare il calo maggiore del fatturato: -28,3%, con una contrazione (-14,6%) anche per i marchi in continuità.
«Nel primo trimestre 2016 l’utile lordo industriale è stato pari a 184,2 milioni di euro, in calo del 6,3% rispetto al primo trimestre 2015. Il margine lordo industriale è aumentato al 61,1% delle vendite rispetto al 60,6% del primo trimestre 2015 – prosegue la nota di Safilo - Nel periodo l’Ebitda è stato influenzato da costi non ricorrenti di ristrutturazione pari a 5,4 milioni di euro, principalmente legati alle iniziative di risparmio di costi operativi annunciate in marzo. Escludendo queste poste, l’Ebitda adjusted del primo trimestre 2016 è stato pari a 25,2 milioni di euro, in calo del 22,6% rispetto all’Ebitda adjusted nel primo trimestre 2015. Nel primo trimestre 2016 il margine Ebitda adjusted si è attestato all’8,4% delle vendite nette rispetto al 10,0% dello stesso periodo 2015, per effetto soprattutto della leva operativa negativa derivante dalle vendite in contrazione. Alla fine di marzo 2016 l’indebitamento finanziario netto di Safilo si è attestato a 109,7 milioni di euro, in calo del 14,5% rispetto a fine marzo 2015, risultando viceversa in crescita del 22% rispetto a fine dicembre 2015 sulla base della normale stagionalità del business».
(red.)
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