Roma, verso un programma di screening nelle scuole statali

Il meeting si prefigge un doppio obiettivo: la prevenzione visiva perl’età evolutiva e un riconoscimento professionale delle scuole in Italia. «Lestrumentazioni presenti nei nostri istituti, la professionalità dei docenti el’interesse e la preparazione degli studenti di ottica possono essereutilizzati per una prevenzione visiva a livello nazionale, conun’organizzazione centralizzata, poiché fino adesso le varie scuole hanno agitoin proprio, con progetti e iniziative locali – si legge in una nota degliorganizzatori dell’evento di Roma - Il nostro intento è, quindi, preparare eprodurre una scheda con un protocollo d’indagine comune in tutti gli istituti,per meglio evidenziare e prevenire le anomalie visive, le posture inadatte, ledifficoltà scolastiche conseguenti a disturbi della visione e per indirizzareagli specialisti eventuali problemi rilevati. Al termine dei lavori, siprospetta la costituzione di un’équipe di specialisti, per intervenire ecompensare, dove possibile, i casi più complicati riscontrati nello svolgimentodello screening». 

Nelle intenzioni dei suoi ideatori l’iniziativa coinvolgerà irappresentanti dei ministeri dell’Istruzione e della Sanità, le Asl, il Comune,la Provincia, la Regione, l’Università di Roma Tre, l’Unione Nazionale Ciechi,le federazioni degli ottici, gli istituti professionali di ottica, glioftalmologi e le imprese del settore. «Al meeting saranno presenti docenti eassistenti tecnici, rappresentanti le scuole statali di ottica in Italia, epersonalità invitate interessate all’organizzazione della prevenzione visiva –prosegue la nota - L’Ipsss E. De Amicis sarà polo di coordinamento di tutti idati raccolti e curerà la pubblicazione di tale studio, costituendo una retenazionale degli istituti professionali di ottica. Con l’occasione di questomeeting sarà creata una rete tra tutte le scuole di ottica statali d’Italia dicui il De Amicis sarà ancora il riferimento. Nell’organizzazione saranno,inoltre, individuati due istituti, uno al Sud e uno al Nord, che collaborerannoalla raccolta e pubblicazione dati». 
(red.)
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