Parigi: tecnologia e Village tengono a galla il Silmo

«Nell’area della tecnologia e in quella dei produttori di montature di nicchia abbiamo il meglio dell’offerta e nel Village quest’anno gli espositori italiani hanno fatto segnare l’incremento maggiore tra tutti i paesi di provenienza delle aziende in mostra – ha detto a b2eyes.com Eric Lenoir (nella foto), segretario generale di Silmo – Il buyer tipo della nostra fiera è ormai il retailer e sempre meno il distributore o chi fa wholesale: quattro giorni di business, quindi, sono assolutamente necessari per questa tipologia di visitatori e anche l’anno prossimo, quando, per motivi legati al quartiere fieristico, ci sposteremo dal venerdì al lunedì (dal 26 al 29 settembre 2014, ndr) le quattro giornate di lavori verranno mantenute». Per Lenoir è un valore aggiunto al business anche Paris Nord Villepinte, nonostante le “nostalgie” di molti operatori. «Certo, Port de Versailles era in città, ma proprio per questo in tanti se la prendevano comoda quando c’era da venire in fiera – ha spiegato il manager francese – Ora invece appuntamenti e spostamenti vengono programmati meglio e focalizzati esclusivamente sull’attività operativa».
Ciò non toglie, tuttavia, che quest’anno si sono visti meno ottici italiani, soprattutto quelli di maggiori dimensioni o gli esponenti delle catene e dei principali gruppi: quelli interessati all’occhialeria del Village, invece, sono come sempre venuti, poiché considerano il Silmo un punto di riferimento imprescindibile nell’offerta del segmento. «Il ritorno al lunedì nel 2014 potrà essere utile ai visitatori italiani e francesi – ha affermato Lenoir – Questo cambiamento riguarda soltanto il prossimo anno, per ora: vediamo come andrà, poi valuteremo il da farsi per gli anni successivi».
Il segretario generale della rassegna parigina non si nasconde dietro un dito quando gli si ricordano i grandi assenti tra gli espositori di occhiali fashion. «Con un paio di aziende italiane siamo andati molto vicino a un ritorno, Silhouette non ha esposto perché non aveva un lancio importante, come invece all’ultimo Mido, ma lo farà certamente l’anno prossimo, mentre la decisione di Cartier di allestire un fuori salone fa parte della sua strategia commerciale e di riduzione dei costi – ha ricordato Lenoir – È chiaro, comunque, che il nostro focus per le prossime edizioni rimane quello di far tornare a esporre alcuni dei big player dell’eyewear commerciale».
A.M.

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