Ottica Baggio, quando l'occhiale fa le bollicine

L’astuccio è una cassetta di legno come quella delle bottiglie di vino, ma non è una trovata per stupire. Fa parte di una scelta precisa di immagine. Sì, perché il marchio di occhiali Baggio è nato a Rovato, in Franciacorta. La storia è interessante. La famiglia Baggio ha a Rovato un negozio dal 1930, dove vende gioielli, orologi e occhiali. Alessandro Baggio, della quarta generazione, con una preparazione da ottico, ha deciso di creare una collezione di occhiali (nella foto), assolutamente made in Italy, che fosse un basic di qualità. Sei modelli di cui uno da donna, tre da uomo e due unisex in cinque varianti colore, in acetato e cellulosa, prodotti dalla Kador, una nelle aziende dell’eccellenza del Cadore. Il design è stato curato da Giovanni Massetti, interior design conosciuto per gli interni di yacht e di ristoranti. Presentata a Milano all’Hotel Principe di Savoia durante la settimana della moda, in corso a Milano, la collezione non vuole imporsi come prodotto moda quanto come espressione di uno stile di vita di cui appunto la zona del Franciacorta, con le sue prestigiose aziende vinicole e i suoi campi da golf, è un riferimento. Non a caso i testimonial sono lo schermidore Andrea Cassarà, lo chef pluristellato Fabrizio Albini e Federico Marchetti, vocalist e chitarrista dei Park Avenue. Da una settimana gli occhiali sono in vendita in tre importanti centri otticimilanesi e a breve saranno a Parigi, in Brasile, in Arabia e a Hong Kong.
L.E.

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